PERUGIA - "Il discorso delle leggi ad personam vorrei che fosse un discorso che non venisse piu' riproposto: le leggi devono essere generali e astratte. Quindi devono valere per tutti". Ad affermarlo il presidente dell'Anm, Luca Palamara, parlando con i giornalisti a Perugia prima di partecipare alla presentazione dei risultati del progetto 'Lo Stato siamo noi', avviato lo scorso anno dalla Provincia di Perugia.

"I giudici - aggiunge - applicano la legge nei confronti di tutti allo stesso modo. Non hanno nemici da combattere o da abbattere. Non li hanno avuti nell'epoca del terrorismo, nell'epoca della mafia. Si limitano - conclude - a svolgere quello che e' il loro compito".

La riduzione del contenzioso civile e la necessita' di abbatterlo di almeno del 20 per cento sono, per Palamara, alcune delle priorita' sulle quali occorre puntare. "Il periodo delicato per il Paese e la congiuntura economica - ha poi aggiunto - penso impongano a tutti quanti una assunzione di responsabilita', quella che per la verita' la magistratura ha sempre avuto, anche nell'ultimo periodo, ma che ancor di piu' oggi si impone. Da parte nostra metteremo a disposizione del Governo il nostro contributo di conoscenza per la soluzione dei problemi".

"Bisogna essere pero' realisti – ha anche detto il presidente dell'Anm - non si puo' chiedere tutto. Bisogna puntare su alcune priorita' che oggi sono, come ci dice l'Europa, la riduzione del contenzioso civile e la necessita' di abbatterlo di almeno il 20 per cento. Per questo bisogna avere coraggio e adottare provvedimenti che incidano fondamentalmente su due aspetti: l'organizzazione interna degli uffici e quella esterna. Quella interna presuppone la sfida dell'innovazione tecnologica e dei tribunali moderni; quella esterna una diversa dislocazione dei tribunali sul territorio. Noi abbiamo una organizzazione giudiziaria che risale all'800. Oggi si impone, invece, la necessita' di accorpare i tribunali piu' piccoli e di creare strutture nuove e piu' funzionali".
 

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