PERUGIA - Ha detto di essere a conoscenza del fatto che c'era un rapporto che andava oltre l'amicizia tra la sua amica Sonia Marra, la ragazza pugliese scomparsa da Perugia nel 2006, e Umberto Bindella, il 33enne accusato del suo omicidio. La testimonianza di F. M. e' stato il passaggio piu' significativo dell'udienza di oggi al processo davanti alla Corte di Assise di Perugia. La ragazza ha detto che Sonia le aveva confidato di aver avuto rapporti sessuali con l'attuale imputato e che lui aveva le sue chiavi di casa.

Entrambe le affermazioni sono state smentite da Bindella, al termine dell'udienza di oggi, come il 33enne ha sempre ribadito.

Oggi ha testimoniato anche don Rino Bartolini, il preside della scuola di teologia dove Sonia Marra svolgeva le mansioni di segretaria e dove aveva conosciuto Bindella, che li' frequentava le lezioni. Ai giudici ha raccontato della chiamata con cui il fratello di Sonia gli chiese se poteva andare a cercarla dal momento che non rispondeva al telefono la sera del 16 novembre 2006, data della scomparsa. Cosi' don Rino ha detto di aver fatto, recandosi a casa della giovane, ma non trovandola.

In apertura di udienza, i magistrati hanno depositato alcuni documenti, tra cui la copia del libretto universitario, un'agenda, una prescrizione medica a nome della ragazza e i tabulati telefonici di una utenza in uso a Sonia Marra, oltre alla lista degli esami sostenuti da Bindella e al verbale di un esame del ragazzo del febbraio 2006 in cui il nome risulta cancellato con il bianchetto. Quella cancellatura, per l'accusa, sarebbe stata fatta da Sonia e sarebbe la prova che i due avevano un rapporto consolidato.

L'udienza e' stata aggiornata a lunedi' prossimo, quando verranno ascoltati altri testimoni.
 

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