PERUGIA - La procura generale di Perugia ha depositato oggi il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d'appello aveva assolto ''perche' il fatto non sussiste'' i sei imputati (un imprenditore, tecnici, un privato e un funzionario pubblico) condannati in primo grado per avere violato la normativa edilizia in relazione alla costruzione di un grande palazzo nel centro di Spoleto (in una zona secondo l'accusa sottoposta a vincolo paesaggistico).

Il pg Roberta Barberini chiede l'annullamento della sentenza con il rinvio a un altro collegio (in questo caso a Firenze) per un nuovo esame del procedimento. Nel ricorso ha inoltre sollecitato la Cassazione ad annullare anche il provvedimento con il quale i giudici d'appello avevano revocato il provvedimento di demolizione dell'immobile, inizialmente disposto dal tribunale di Spoleto.

Il palazzo, destinato a edilizia residenziale, e' composto da cinque piani per un'altezza di 16 metri e un volume di oltre 14 mila metri cubi. In primo grado agli imputati erano stati inflitti quattro mesi di arresto e un'ammenda di 25 mila euro (il reato contestato e' infatti previsto dal codice come una contravvenzione). Sentenza della quale il pg Barberini aveva chiesto la conferma in appello. Gli imputati hanno invece sempre sostenuto la correttezza del proprio operato.
 

Condividi