TERNI - "Solo Dio mi ha guarito". Claudia Koll, volto pacato, sereno e senza trucco, racconta al pubblico della settima edizione del Popoli e Religioni - Umbria Int. Film Fest, uno degli episodi piu' scioccanti della sua vita, un tentativo di stupro in giovanissima eta'. "Fu un evento - dice la Koll, ospite d'onore della kermesse - che mi ha portato ad essere aggressiva, anche in modo invisibile. Perche' in realta' provocare con il mio corpo era un modo per reagire ad una ferita che avevo dentro. Non ho mai odiato gli uomini, pero' sapete cosa accade quando una ragazzina subisce un tentativo di violenza? Si accorge del potere che ha sull'uomo, perche' vede l'altro che perde la testa. Questo mi colpi' e questo io ho ricercato per alcuni anni con scelte che oggi non farei mai. Ma il mio era un modo per vendicarmi. Era un modo per curare quella ferita. Ma solo Dio mi ha guarito".

Claudia Koll e' stata l'ospite d'onore della seconda serata del festival al Cityplex Politeama, che ha registrato il tutto esaurito. L'attrice, nell'introdurre il film 'Lourdes' di Jessica Hausner ha approfittato della ribalta del festival - manifestazione ideata dal vescovo di Terni, Narni, Amelia Vincenzo Paglia e organizzata dall'Istituto di studi teologici e storico-sociali e Umbria Vision Network - per intrattenersi con il pubblico sui dettagli, anche i piu' intimi, della sua vita e della sua conversione, dall'esordio con Tinto Brass all'impegno di insegnante in una scuola di Arte Scenica.

"Come tutti gli adolescenti anche io mi sono persa, ho smesso di frequentare la chiesa e ho iniziato a rincorrere altri sogni e altri desideri. Ma se avessi affrontato questo sogno di diventare attrice con la forza di Dio e con la Fede certo sarebbe stato diverso, non mi sarei buttata via. Mi sentivo sola e non credevo nemmeno molto nelle mie capacita', cosi' la prima occasione che mi e' stata offerta l'ho colta al volo. Sono stata usata, ma pensavo, a mia volta, di poter usare quell'esperienza per fare carriera", dice raccontando della scelta di interpretare 'Cosi' fan tutte' di Tinto Brass, pellicola che l'ha resa un'icona dell'erotismo.

"E' stato un grande errore - ammette l'attrice - perche' il film di Tinto Brass mi ha segnata: le proposte che ricevevo erano tutte dello stesso tipo, ma devo dire che se avessi avuto la Fede avrei gestito tutto molto meglio. Cosi', per non accettare quelle offerte, per un anno smisi completamente di lavorare. Avevo anche pensato di riprendere a studiare medicina, invece arrivo' una proposta in teatro, poi una trasmissione televisiva e infine Sanremo che mi diede una grande esposizione mediatica".

 

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