PERUGIA - “Pasticci legislativi in tempi da record”. E’ l’osservazione del consigliere Franco Zaffini (Fare Italia), in riferimento al passaggio sull’edificabilità nelle zone boschive, contenuto nella “maxi normativa sulla ‘semplificazione’, votata nel settembre appena trascorso e oggetto di un’impugnativa del Governo”.

“Le perplessità manifestate, a mezzo stampa, dal presidente di Italia Nostra, Urbano Barelli – dice Zaffini – meritano di essere ascoltate dalla competente commissione del Consiglio Regionale, con un’audizione dedicata, perché siano messe all’attenzione dell’assemblea legislativa al fine di procedere tempestivamente, una volta verificatane la fondatezza, alla opportuna modifica della norma”.

Zaffini spiega che la legge sulla semplificazione normativa contiene, fra le molteplici disposizioni, anche un’interpretazione autentica su leggi del 2001 che riguardano l’edificabilità nelle aree boschive. “Un’interpretazione – spiega il consigliere di centrodestra – che più che altro, appare come vera e propria sanatoria, prima di tutto perché avviene a distanza di oltre dieci anni rispetto all’entrata in vigore della norma interessata, poi perché travalica le competenze legislative della Regione, liberando le aree boschive dai vincoli paesaggistici e autorizzando, di fatto, la possibilità di edificare. L’impugnativa del Governo, infatti – prosegue Zaffini – ha proprio eccepito la violazione del codice dei Beni culturali, attraverso un’interpretazione in contrasto con la norma nazionale, rivendicandone l’esclusività della competenza statale”.

“Alla luce di ciò – sottolinea di Fare Italia –, posto che il pacchetto di leggi sulla semplificazione è stato approvato con una sorta riserva, dati i tempi contingentati e a condizione che l’assessore presentasse la relazione sugli gli emendamenti recepibili, relazione giunta in Consiglio proprio in questi giorni, mi sembra quanto mai opportuno – conclude Zaffini - approfittare della riapertura dell’iter legislativo per valutare la possibilità di abolire l’interpretazione autentica apre all’edificabilità nelle aree boschive, anche in quelle sottoposte a vincolo paesaggistico”.
 

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