ROMA - ''Tornare alla normalità sara' difficile, lungo, faticoso. Non solo per Raffaele ma per tutti noi. Il dolore di questi quattro anni e' stato troppo grande''. Vanessa, sorella di Raffaele Sollecito - il giovane pugliese recentemente assolto in secondo grado dall'accusa di aver ucciso a Perugia la studentessa inglese Meredith Kercher - affida a 'Gente', il settimanale Hearst Magazine Italia diretto da Monica Mosca in edicola da lunedì 17 ottobre, il suo sfogo e le sue preoccupazioni per il futuro.

Vanessa, che in questi anni con il papa' Francesco si e' sempre battuta per dimostrare l'innocenza del fratello, e’ tornata nella casa materna di Giovinazzo: ''Avevo la mia vita a Roma, prima di questa terribile vicenda, ora non ho piu' un lavoro, non posso farcela a mantenermi. Diciamo che sono una sorta di danno collaterale di questa storia. Colpita duramente, penalizzata, nessuno sa quanto dolore anch'io ho dovuto affrontare''.

Vanessa Sollecito ha 34 anni, due lauree, in archeologia e scienze politiche, un master in Diritto internazionale umanitario. Era ufficiale dei carabinieri: ''Dieci anni di onorato servizio. Quel lavoro l'amavo, l'avevo scelto, mi e' costato lunghi e duri sforzi conseguirlo''. Vanessa aveva anche conseguito importanti risultati in campo sportivo: ''Ho partecipato ai campionati mondiali di equitazione''. Ora sogna di ''vivere nel verde, in un posto tranquillo, e lavorare con i cavalli, agli alti livelli che avevo raggiunto''. E' sicura che Raffaele ce la fara'. ''Ha 27 anni - dice - in tanti lo aiutano e lo sostengono, e' giusto'', dice Vanessa. ®Ma io? - si chiede -, ce la faro' io?''.
 

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