PERUGIA - Il nuovo Perugia international film festival oggi ha reso omaggio a Bruce Weber, fotografo e cineasta, con un pomeriggio di ''corti'' e video musicali, presente l'autore. Il clou del programma e' stato un documentario work in progress sull' ''ultimo dei mohicani'', ovvero Robert Mitchum, star di Hollywood e caratterista ma anche, e questo e' meno noto, buon crooner.

In un bianco e nero di altri tempi appare un anziano Mitchum, pancetta e improbabili occhiali, che duetta con Dr. John, orgoglio bianco della musica nera di New Orleans, e Ricki Lee Jones e Marianne Faithfull, icone di una canzone d'autore dai toni esistenzialisti.

''Nice girls don't stay for breakfest'', questo il titolo del film, per il momento e' incompiuto ed in fase di lavorazione. Di qualche anno fa invece e' ''Liberty City is like Paris to me''. Liberty City e' un quartiere di Miami, abitato in maggioranza da afroamericani, ripreso durante il Martin Luther King Day. Un corto per certi aspetti autobiografico perche' per Weber filmare tra i ragazzi neri che ballano e' un po' come tornare al suo apprendistato di fotografo a Parigi, con una Nikon in spalla ed un 105 millimetri (tipico tele da ritratto) perche' '' tutto quello che c'e da fotografare e' per la strada'' e perche' a Parigi come a Liberty City ''si impara l'amore e la fotografia''.

E' evidente che Weber ha un feeling molto speciale per la musica ed i musicisti, in particolare per il jazz. La sua curiosita' pero' va oltre: e' certamente molto singolare il breve documentario girato a Londra tra i replicanti dei teddy boys, che usa per colonna sonora, imprevedibilmente, un'aria pucciniana cantata da Maria Callas, mentre sfila sullo schermo una galleria di ceffi da brivido.

Weber resta comunque famoso soprattutto per ''Let's get lost'', film sulla vita e sulla morte di Chet Baker, paradigmatico jazzman eroe e vittima, nello stesso tempo, della sua arte e dei suoi eccessi. La proiezione perugina era organizzata dal festival in collaborazione con Umbria Jazz.
 

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