Commercio/ In Commissione le nuove regole per l’avvio dell’attività
PERUGIA - Cambiano le procedure per l'apertura delle strutture commerciali: scompare l'autorizzazione del Comune e vengono introdotti criteri che stabiliscono la definizione delle aree dove e' possibile avviare attivita' commerciali. Nella riunione odierna della seconda commissione del consiglio regionale e' stato l'assessore Fabrizio Bracco ad illustrare i criteri, legati alla legge regionale '15/2010', che regolano l'apertura di attivita' commerciali.
I Comuni - spiega un comunicato della Regione - possono governare lo sviluppo della rete commerciale attraverso lo strumento urbanistico e non piu' attraverso quello della pianificazione commerciale. La Regione indica i principi, le regole e gli indicatori a cui ci si deve attenere per la concessione dell'avvio di attivita' commerciale.
Per quanto riguarda le strutture di vicinato, che recentemente sono state unificate fino a 250 mq di superficie vendita, il regime e' stato lasciato alla Scia (Segnalazione certificata di inizio attivita') che permette di avviare una attivita' commerciale soltanto con una comunicazione al Comune.
Per quanto riguarda le altre tipologie M1 e M2, attivita' fino a 1500 mq di superficie vendita (supermercati di piccole e medie dimensioni) oltre all'utilizzo della 'Scia', il Comune ha 60 giorni di tempo per verificare che siano state rispettate tutte le condizioni, quindi soltanto dopo questo periodo potra' avvenire l'apertura dell'attivita'.
Per la tipologia M3 (da 1500 a 2500 mq) e G1 e G2 (Iper mercati) e' necessaria la Conferenza dei servizi, chiamata a verificare l'esistenza delle condizioni.
I criteri si basano sugli standard urbanistici con accentuazione particolare relativa alla tutela ambientale. E' quindi necessario rispettare le disposizioni del Prg, urbanistiche in genere, il collegamento con le strade, l'esistenza dei parcheggi, l'impatto ambientale. Viene introdotto il principio di orientamento per i Comuni, cioe' la definizione delle aree sature.
Con un atto di Consiglio comunale, l'Amministrazione e' chiamata a stabilire le aree sature e non , dal punto di vista urbanistico e sociale, dove cioe' un'attivita' commerciale puo' determinare oggettive problematiche oppure ha le caratteristiche necessarie per l'avvio di una attivita' commerciale.
Per quanto riguarda l'insediamento di grandi attivita' commerciali ai confini di un Comune e' necessaria una 'copianificazione' con l'altro Comune confinante, di fatto, oggettivamente interessato.




Recent comments
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago