Meredith/ La giornata dei pm: giudicate sentendovi i genitori di Mez
(di Claudio Sebastiani) (ANSA) - PERUGIA - Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono considerati dei ''bravi ragazzi'', ''puliti'', sui quali ''c' e' stata una campagna mediatica ossessiva che ha fatto sentire tutti come loro genitori''. Nella requisitoria del processo d'appello i magistrati ricordano pero' ''le prove'' a carico di entrambi e attaccano la perizia sul Dna, e invitano soprattutto i componenti della Corte ''a sentirsi un po' genitori di Meredith'' nel decidere. Una ragazza alla quale ''Amanda e Raffaele hanno impedito di vivere''. ''I cui occhi sbarrati ho ancora nella memoria'' dice Giuliano Mignini, il magistrato intervenuto per primo sulla scena del delitto.
Domani sara' il giorno delle richieste, di condanna (probabilmente all'ergastolo) ma anche di una nuova perizia sulle tracce di Dna. Perche' quella fatta svolgere dalla Corte e che ha ritenuto ''non attendibili'' i risultati della polizia scientifica ''e' infondata nelle conclusioni'', come ha sottolineato anche il procuratore generale Giovanni Galati in un breve intervento.
''Una perizia dal piglio innocentista'' aggiunge il sostituto pg Giancarlo Costagliola evidenziando ''l'assoluta necessita''' di analizzare le tracce di Dna ancora presenti sul coltello considerato l'arma del delitto. I magistrati passano in rassegna quelle che a loro avviso sono le prove contro Sollecito e la Knox.
Costagliola definisce ''preciso e attendibile'' Antonio Curatolo, il clochard che sostiene di averli visti poco lontano dalla casa di via della Pergola la sera del delitto. E ''pesano come macigni'' le parole di Rudy Guede (condannato definitivamente a 16 anni), che li ha collocati nella villetta e poi li ha accusati dell'assassinio di una ''splendida ragazza''.
Mignini ricorda quindi i ''32 giudici che hanno riconosciuto la fondatezza dell'ipotesi accusatoria''. Si sofferma a lungo sulla simulazione di reato (nella stanza di una delle coinquiline di Meredith e Amanda) contestata ai due. ''Posta in essere - sostiene - da chi aveva interesse ad allontanare da se' i sospetti''. Parla della calunnia a Patrick Lumumba per la quale l'americana e' stata condannata (avendo coinvolto nella fase iniziale delle indagini il musicista poi riconosciuto estraneo a ogni addebito e prosciolto), ''indissolubilmente legata all'omicidio''.
''Lumumba - dice - e' vittima sacrificale e strumento di depistaggio''. ''Altro che picchi e alleli, e' questa la chiave'', un altro passaggio della requisitoria.
I pm attaccano pero' soprattutto sul ''processo fiction, parallelo a quello che si e' svolto in aula''. ''Gran parte dei mezzi d'informazione - aggiunge - hanno assunto una posizione contraria all'accusa. C' e' stato un assoluto e vergognoso oblio calato sulla vittima. Oblio ancora piu' intollerabile per l'esaltazione mediatica dei due sul banco degli imputati''. ''Non puo' pagare per tutti - sottolinea - il ragazzo di colore (Guede, ndr) che non e' l'autore materiale del delitto''. ''I parenti di Meredith - aggiunge Mignini - non possono sperare di rivederla per Natale''. E conclude, riferendosi a se stesso: ''chi ha seguito dal vivo questa vicenda non ha avuto alcun dubbio sulla responsabilita' degli imputati''.
Requisitoria alla quale Sollecito assiste sereno, parlando a lungo con uno dei suoi difensori Luca Maori. ''Ho fiducia nella Corte d'appello e in quello che finalmente sta venendo fuori dopo tanti anni'' scrive il giovane su un appunto. ''Le teorie dell'accusa - aggiunge - sono solo loro personali idee''.
Piu' tesa la Knox, quasi sempre a testa bassa. Per lei ''una giornata stressante'' rivela la madre Edda Mellas, ''perche' ha sentito cose orribili su di lei, che non sono vere.
''Una giravolta'' dell'accusa secondo l'avvocato Giulia Bongiorno (che parlera' martedi'), un altro dei difensori del giovane pugliese secondo la quale ''dopo il fallimento della perizia i pm non puntano piu' sul Dna''. ''Si riciclano vecchie prove - aggiunge -, argomenti fragili e inconsistenti''.
Domani il pm Comodi attacchera' i risultati della perizia sulle tracce di Dna. Quindi le richieste alla Corte. La sentenza nei primi giorni di ottobre.

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