PERUGIA - Dopo lo storno, la Provincia di Perugia chiedera' la deroga per la caccia al fringuello. La decisione ha preso corpo nel corso della tavola rotonda sull'applicazione della ''Direttiva uccelli'' e sulle prospettive delle deroghe che si e' tenuta a Villa Fidelia di Spello, nel fine settimana, in occasione della seconda edizione di ''Weidmanns'heil! - Salve uomo del bosco''. Una manifestazione voluta dal presidente dell'amministrazione provinciale Marco Vinicio Guasticchi e dal consigliere delegato alla programmazione faunistica Franco Granocchia, per un confronto tra esperti e appassionati su attivita' venatoria, tradizioni e prospettive, con particolare riguardo alla formazione del cacciatore.

Quello delle deroghe - riferisce la Provincia in un comunicato - e' stato uno dei temi centrali della tre giorni della manifestazione, su cui si e' sviluppato un interessante confronto tra gli esperti. Il cuore del problema, rimasto ancora irrisolto, consiste nella determinazione della cosiddetta ''piccola quantita'''.

A tale proposito gli esperti intervenuti a Villa Fidelia sostengono che ''il lavoro di tutti gli Osservatori faunistici regionali possa sopperire alla mancanza di dati dell'Ispra, soggetto che tra l'altro avrebbe dovuto creare sedi decentrate cosi' come previsto dalla legge 157/92''. Un esempio ritenuto positivo, secondo quanto emerso dalla tavola rotonda di Spello, e' il lavoro portato avanti dall'Osservatorio della Lombardia che si e' avvalso di ricercatori dell'Universita' La Bicocca per affrontare la problematica.
 

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