A Terni la “Società della Salute”:promuovere salute nel singolo e nella società
TERNI - Un’associazione che nasce a Terni con l’obiettivo di essere di supporto e di stimolo al sistema politico e sanitario, locale e regionale, perché si passi dalla cura alla promozione della salute, aprendo la discussione sull’impiego delle risorse disponibili e sul reindirizzo di quelle già deliberate.
Il tutto per far si che le persone si ammalino di meno e abbiano un livello di salute e quindi di benessere, più elevato. Investire in salute non solo è possibile, ma è anche una grande opportunità per l’efficienza del sistema (contenimento dei costi) e per il guadagno in salute percepita.
L’associazione si chiama Società della Salute e nasce per. “Per quanto riguarda il singolo - spiega il presidente, Maurizio Volpini - vogliamo interessarci della diagnosi, della cura, dell’assistenza e della riabilitazione sociale, in termini di salute. Per quanto riguarda la collettività vogliamo interessarci dell’ambiente di vita, fisico, psicologico e culturale, delle persone circa l’adeguatezza in termini di salute e di riduzione dei fattori di rischio connessi alla malattia o disabilità.
Per quanto riguarda il singolo cittadino - aggiunge Volpini - fino ad ora tutti gli sforzi delle politiche sanitarie che si sono susseguite in Umbria si sono concentrati sulla malattia e sulla cura; si è investito molto ed il sistema sanitario umbro è senza dubbio di buon livello. Abbiamo una rete diffusa di ospedali alcuni nuovi, altri ne debbono nascere a breve, ottimo personale medico e sanitario in generale e buona organizzazione sanitaria. Anche se, secondo il nostro punto di vista, la qualità del sistema sanitario non può essere misurata solo attraverso parametri oggettivi, pure importanti, ma anche soggettivi”.
Per i fondatori della Società della Salute la guarigione o la riabilitazione fisica e sociale deve essere valutata anche in termini di salute riguadagnata e non solo in termini di scomparsa o contenimento della malattia o di riduzione e contenimento del deficit. I determinanti di salute, infatti, sfuggono al controllo dei sistemi sanitari; sia durante le fasi della prevenzione sia durante le fasi di cura, assistenza e riabilitazione: per questo, una parte consistente di attività sanitarie risulta inefficiente ed inefficace.
“Per quanto riguarda la salute di tutti noi intesi come comunità - spiega Volpini - cercheremo il dialogo con tutti i soggetti che concorrono alla salute urbana, in primis con le Amministrazioni pubbliche affinché ci si doti di un Piano di promozione della salute urbana. Dove le politiche di promozione della salute dovranno sempre più investire il territorio, interagire con esso; dove la città, in tutte le sue articolazioni funzionali alla salute dei cittadini, dovrà porre al centro dell’azione di governo la promozione della salute urbana, secondo modalità innovative e sostenibili. Dalla sinergia tra le politiche sanitarie, le politiche dell’ambiente, del traffico, dell’economia locale, dell’urbanistica, dell’edilizia abitativa, della scuola, dei servizi sociali ed educativi che svolgono ruoli rilevanti nella tutela e promozione della salute, si potrà ricavare un guadagno in salute nella popolazione ed una diminuzione delle malattie.
A tal fine la città dovrà dotarsi di una forte azione di governance che ricomprenda l’adesione dei decisori chiave delle Amministrazioni pubbliche e private, verso gli obiettivi di promozione della salute urbana, attraverso un lavoro intersettoriale, interistituzionale ed intercomunale, capace di coinvolgere tutti i soggetti depositari della salute delle comunità coinvolte: i soggetti economici, sociali ed Istituzionali”.

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