PERUGIA - ''La musica e la fede, di loro natura, tendono ad essere prima di tutto un linguaggio universale, che parla a tutta l'umanita', prescindendo dalla molteplicita' delle culture e delle lingue. Dall'altra parte, entrambe non soltanto sono orizzontali, ma verticali: tendono verso l'infinito e l'eterno''.

Di 'musica e fede', di come riannodarne il legame che ha ''alle spalle secoli di collaborazione straordinaria e che ora si e' interrotto'', ha parlato stamani a Perugia, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio per la cultura, in un convegno che ha aperto ufficialmente la 66/a Sagra musicale umbra, uno dei piu' antichi festival di musica classica e sacra, in programma fino al 18 settembre.

''Il lavoro principale che dobbiamo fare - ha aggiunto Ravasi - e' che l'alta musica, la musica colta contemporanea, ritorni ancora a toccare i temi spirituali, religiosi, ma dovrebbe succedere anche per quella popolare''.

Il cardinale ha riconosciuto che ''negli ultimi tempi dei cantautori hanno declinato temi di tipo religioso, come De Andre', Cohen, Vecchioni, Baglioni, Guccini, Battiato. Ma anche all'interno dello stesso rock, della musica popolare in genere, penso che ci sia questa interrogazione sull'oltre e sull'altro''.

Ravasi ha anche ricordato che ''gia' nella cultura greca si parlava di musica dionisiaca, quella che faceva impazzire. In uno dei testi piu' belli della letteratura russa, la Sonata a Kreutzer, di Tolstoj, si parla della degenerazione della musica che puo' anche turbare e sconvolgere le menti. Si puo' quindi probabilmente riconoscere anche questa funzione, pur essendo sempre destinata, comunque, la musica per sua natura alla grandezza dell'uomo''.

Il cardinale ha infine espresso apprezzamento per la proposta, avanzata stamani, dalla presidente della Fondazione Perugia musica classica, Anna Calabro, di promuovere un concorso per un'opera fra musica e fede, da eseguire nella prossima edizione della Sagra umbra.

Il convegno era stato aperto dai saluti del rettore dell'Universita' per stranieri, Stefania Giannini, del sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, dall'arcivescovo di Perugia-Citta' della Pieve, Gualtiero Bassetti.
 

Condividi