PERUGIA - La Lega Pro puo' essere ''un buon esempio per un calcio che riporti in auge i valori del passato''. Per questo Luigi Agnolin ha accettato di lavorare come direttore e coordinatore generale con il Perugia neopromosso in seconda divisione.

L'ex arbitro lo ha spiegato oggi nel corso della conferenza stampa nella quale e' stato presentato. Dopo le esperienze con Roma, Venezia e Verona ma anche di commissario straordinario dell' Aia e presidente del Settore giovanile e scolastico della Figc, Agnolin torna al lavoro in Lega Pro.

Parlando dei valori del calcio del passato, ha sostenuto che si puo' prevedere ad esempio ''un terzo tempo reale, dove si possa stare in amicizia''. ''Una utopia? - ha aggiunto - Non credo''.

L' ex arbitro di Bassano del Grappa, 68 anni, ha poi parlato della tessera del tifoso. ''E' stata istituita da una legge - ha spiegato - alla quale bisogna attenersi. E' giusto esprimere critiche, ma prima di fare affermazioni bisogna valutare la situazione nella sua globalita'''.

Riguardo al suo ruolo nel Perugia, societa' con la quale ha sottoscritto un contratto annuale, Agnolin ha detto che ''l'obiettivo e' di lavorare per farla crescere sul piano organizzativo''. ''E riportarla tutti insieme - ha concluso - in un contesto piu' appropriato seguendo la strada della disciplina e del rigore''.

Nella circostanza Agnolin ha anche affrontato la spinosa questione del contribuito di solidarieta' previsto dalla manovra governativa anti-crisi che è al centro dello scontro fra l’associazione calciatori e i presidenti delle società che rischia di rinviare l’inizio del campionato: ''e' veramente un falso problema'' – ha sostenuto -, mentre la vera questione e' che ''non si sa chi deve firmare''. 

''Non si capisce - ha aggiunto - perche' si sia arrivati a questo punto quando al momento dell'uscita di Campana dall'Associazione calciatori mancava solo la firma su un accordo che era pronto ed era stato concordato. Il problema e' allora quello che non si sa chi deve firmare. E non mi si venga a dire della questione del contribuito di solidarieta' previsto dalla manovra governativa anti-crisi, perche' quello - ha concluso Agnolin - e' veramente un falso problema''.

 

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