“Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto, non certo in cerca di visibilità, come pensa il ministro, ma proprio perché conoscono i nostri valori e le nostre tradizioni. Alla luce di tutto questo, caro ministro, la Quintana è orgogliosa di non rientrare in nessuna delle sue categorie”.


FOLIGNO – Non è per niente d’accordo con le autorità che hanno fatto gara ad invitare il ministro Brambilla in Umbria, e particolarmente a Foligno, il presidente della Giostra della Quintana, Domenico Metelli, che al contrario ha affermato di voler essere “essere sicuro che il ministro Brambilla non venga alla Quintana, e per questo le invio il non invito ufficiale".

Questa la sua reazione dopo la 'lettera aperta' agli umbri con la quale il ministro ha replicato alle critiche che gli sono piovute addosso per le scelte delle manifestazioni umbre inserite o escluse dalla lista ministeriale. "L'atteggiamento del ministro e' allucinante - ha aggiunto Metelli -, le sue dichiarazioni sono di estrema gravita' tanto che dovrebbe dimettersi. Di sicuro non ci sentiamo rappresentati da lei, anzi la invitiamo a smettere di nominare la Giostra della Quintana. Dopo l'ennesima diffamazione sto pensando di chiedere un risarcimento per il grave danno all'immagine della nostra manifestazione. La Quintana non cerca spazio sui media attaccando un ministro della Repubblica perche' la sua fama arriva dalle prestigiose tradizioni italiane e si e' consolidata in 65 anni di splendida rievocazione, altro che nuove sensibilita' adeguate ai tempi. Nonostante il ministro, la Quintana e' gia' patrimonio d'Italia per gli alti riconoscimenti ricevuti. Poi, lo ripeto ancora una volta, il ministro "animalista" deve sapere che la Quintana non sfrutta i cavalli, ma li tutela come certificato dall'affiliazione alla Fise e, soprattutto, con il suo rigido regolamento che ha fatto scuola in tutta Italia".

"Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno sostenuto - ha concluso il presidente Metelli - non certo in cerca di visibilita', come pensa il ministro, ma proprio perche' conoscono i nostri valori e le nostre tradizioni. Alla luce di tutto questo, caro ministro, la Quintana e' orgogliosa di non rientrare in nessuna delle sue categorie".
 

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