PERUGIA - “Basta una pioggia e i depuratori di mezza Umbria vanno in tilt e i fiumi diventano fogne a cielo aperto – è la denuncia delle Guardie Ecologiche volontarie di Legambiente Umbria –. A Passaggio di Bettona ad esempio sono anni che segnaliamo che in coincidenza di temporali che interessano le zone a monte di Bettona, il fiume Topino assume un colore grigiastro e lo mantiene per molto tempo, di solito due o tre settimane. Poi se non si verificano precipitazioni significative l'acqua diventa improvvisamente limpida e molto pulita, quasi sembrasse un altro fiume”.

Il quadro che le Guardie Ecologiche Volontarie di Legambiente descrivono e denunciano da anni è vergognoso: scarichi di fogne che dovrebbero essere allacciate alle linee dei depuratori che spesso invece vanno in by pass e scaricano nei corsi d'acqua; stazioni di sollevamento che spesso si bloccano creando danni alle sponde dei fiumi e fuoriuscita di liquidi inquinanti; fiumi che a valle del depuratore sono pieni di residui fognari. In estate poi la situazione si fa ancora più drammatica, con la portata dei fiumi e dei torrenti ridotta, le temperature più alte, basta poco per provocare danni consistenti alla fauna ittica.

“In Umbria la copertura della rete fognaria è del 77% con una copertura del 78% (fonte Legambiente AmbienteItalia 2010) – continuano i volontari di Legambiente – E' evidente che è insufficiente, soprattutto se si considera che molti depuratori delle nostre città sono sottodimensionati o mal funzionanti e che sono una delle principali cause di inquinamento dei nostri fiumi. Occorrono più accurati controlli, ma soprattutto non sono più rinviabili interventi strutturali al sistema fognario e di depurazione delle nostre città ”.
 

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