PERUGIA - Due ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite oggi alle prime luci dell'alba a Rosarno (Reggio Calabria), in relazione alla sparatoria avvenuta lo scorso 23 maggio a Maceratola di Foligno, in seguito alla quale un giovane era morto e un altro era rimasto gravemente ferito.

In carcere sono finiti Salvatore Giovinazzo e Nazzareno Tiradossi, ritenuti dagli investigatori i presunti responsabili, insieme a Michele Candido, della morte del giovane Emanuele Fe' e del ferimento di Gabriele Rota, entrambi rom residenti da anni nel Folignate.

Michele Candido era gia' stato stato sottoposto a fermo (poi convalidato dal gip) alcune ore dopo la sparatoria. Lo stesso Giovinazzo (oggi destinatario di uno dei due provvedimenti di custodia cautelare) era stato gia' sottoposto a fermo, ma poi rimesso in liberta'.

Tutti e tre sono accusati di concorso in omicidio e tentativo di omicidio con l'aggravante della premeditazione. Inoltre dovranno rispondere di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di armi clandestine (pistole con le matricole abrase).

Giovinazzo e Tiradossi subito dopo l'agguato si erano spostati da Foligno a Rosarno dai rispettivi parenti. Si trovano ora nella casa circondariale di Palmi (Reggio Calabria). I provvedimenti, richiesti dal sostituto procuratore Mario Formisano ed emessi dal gip di Perugia Carla Maria Giangamboni, sono stati eseguiti dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Perugia e della compagnia di Foligno, dal commissariato folignate e dalla squadra mobile della questura di Perugia.

La sparatoria era avvenuta mentre i due rom si trovavano a bordo di un'auto ferma nei pressi di Maceratola. Da un'altra vettura erano partiti i primi spari. Uno dei due uomini colpiti era rimasto in terra ferito, mentre l'altro aveva cercato di fuggire con l'auto ma era stato raggiunto e a sua volta colpito dai proiettili alla testa e al torace. E' morto all'ospedale di Terni dopo due giorni. La vettura con gli aggressori era poi fuggita.
 

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