TERNI  - Il gup del tribunale di Terni Pierluigi Panariello ha rinviato oggi a giudizio 20 delle 23 persone indagate nel procedimento aperto relativamente ai metodi di smaltimento dei rifiuti presso l'inceneritore Asm di Maratta. Tra loro l'ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli, l'attuale presidente dell'Asm, Stefano Tirinzi, e i suoi predecessori Giacomo Porrazzini e Piero Sechi, il direttore generale Moreno Onori, oltre a imprenditori, tecnici di laboratorio, dipendenti della Provincia di Terni.

A loro, a vario titolo, vengono contestate norme in materia ambientale per aver, tra le altre cose, svolto ''attivita' di smaltimento dei rifiuti sanitari in mancanza della prescritta autorizzazione'', ''scaricato nel fiume Nera acque reflue industriali contenenti metalli pesanti'', sottovalutato ''il rischio cangerogeno derivante dalla presenza di cromo esavalente'' negli impianti e ''compilato falsamente'' i certificati di analisi su acque reflue e ceneri.

Confermate anche le accuse - mosse dal pm Elisabetta Massini oggi sostituita in aula dal pm Barbara Mazzullo - di disastro ambientale, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e maltrattamenti nei confronti dei lavoratori, mentre e' stato disposto il non luogo a procedere nei confronti di tutti gli indagati relativamente all'accusa di avvelenamento di acqua o sostanze alimentari.

Il gup ha invece disposto il non luogo a procedere in merito a tutti i reati contestati, sempre in materia di smaltimento dei rifiuti, nei confronti di due autotrasportatori e di un funzionario della Provincia di Terni. L'inizio del processo e' previsto per il 20 marzo prossimo.

La soddisfazione delle parti civili – “Sarà dimostrata la fondatezza delle accuse” - Soddisfazione per i 20 rinvii a giudizio decisi oggi dal gup di Terni Pierluigi Panariello in merito al processo sull'inquinamento prodotto dall'inceneritore Asm di Maratta viene espressa dall'avvocato Dino Parroni, legale del Wwf. L'associazione ambientalista era stata ammessa dal giudice a costituirsi parte civile insieme a 11 lavoratori della municipalizzata ritenuti ''mobbizzati'' per presunte vessazioni subite. Secondo Parroni ''un approfondimento della materia e' indispensabile in sede dibattimentale. Alla luce degli elementi portati dalla procura gli interrogativi sul funzionamento dell'inceneritore sono tanti ed e' importante chiarire la vicenda. Siamo convinti che, insieme alla procura, saremo in grado di dimostrare la fondatezza delle accuse''. Per l'avvocato Patrizia Bececco, che assiste un'altra delle parti civili, ''l'impianto accusatorio non e' stato scalfito e ha tenuto di fronte alle contestazioni. Le difese hanno d'altronde dimostrato grande fragilita' e debolezza nel ribattere alle accuse di mobbing rivolte dai lavoratori. Ora siamo pronti ad affrontare con serenita' e attenzione la fase dibattimentale''.

Difesa: soddisfatti perché caduta accusa più infamante dell’avvelenamento dell’acqua. Molti reati cadranno in prescrizione già prima dell’inizio del processo - ''Siamo soddisfatti che l'accusa piu' grave e infamante, quella dell'avvelenamento dell'acqua, sia caduta, per il resto rimaniamo in attesa che il processo cominci, con la consapevolezza pero' che molti dei reati contestati sono vicini alla prescrizione''. Cosi' l'avvocato David Brunelli, difensore, tra gli altri, dell'ex sindaco di Terni Paolo Raffaelli, del presidente dell'Asm Stefano Tirinzi e del suo predecessore Giacomo Porrazzini, commenta i 20 rinvii a a giudizio decisi oggi dal gup Pierluigi Panariello nell'ambito del procedimento relativo allo smaltimento dei rifiuti presso l'inceneritore della municipalizzata. Secondo il legale, ''il processo non vedra' ne' vincitori ne' vinti, visto che molti dei reati ambientali contestati cadranno in prescrizione gia' a febbraio 2012, quindi prima dell'inizio del processo fissato per marzo. Solo le accuse di disastro ambientale, di truffa e quelle relative al mobbing rimarranno in piedi, ma questo non ci preoccupa''. Convinto che le accuse mosse dalla procura - relative a un periodo di tempo compreso tra il 2002 e il dicembre 2007 - nel corso del dibattimento cadranno anche ''nel merito e non solo per effetto della prescrizione'' si dice l'avvocato Roberto Spoldi, legale, tra gli altri, dell'ex dirigente dell'Ufficio ambiente della Provincia di Terni Giovanni Vaccari e del responsabile del personale dell'Asm Mauro Listante, anch'essi rinviati a giudizio. ''Sono insoddisfatto della decisione del gup Panariello - dice - perche' mi sarei aspettato piu' coraggio da parte sua nell'analizzare la reale situazione. Sono sicuro pero' che le nostre argomentazioni in sede dibattimentale saranno convincenti''.
 

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