Sicurezza urbana/ Reati in calo in Umbria: - 8,78% nel triennio 2007-2009
PERUGIA - ''Con l'insediamento della Conferenza regionale per la sicurezza avvenuto nei giorni scorsi si e' concluso il percorso per la piena attuazione della legge regionale di settore''. Lo ha detto l'assessore regionale alle politiche per la sicurezza, Fernanda Cecchini, illustrando stamani in Giunta la Relazione generale 2010 sullo stato della sicurezza in Umbria e sull'attuazione della legge regionale ''13/2008'', trasmessa per la discussione al Consiglio regionale.
Dopo aver fatto il quadro delle misure e delle azioni realizzate dalla Regione Umbria in materia di sicurezza, Cecchini - riferisce una nota della Regione - ha ricordato che nell'annualita' 2009-2010 sono state complessivamente impegnate risorse provenienti da diverse fonti di finanziamento per un milione 200 mila euro finalizzate a supporto dei progetti presentati dai Comuni umbri.
Gli interventi hanno riguardato le tre aree individuate come prioritarie: rivolte alle vittime di fatti criminosi, ai servizi a sostegno dell'operativita' della polizia locale, con l'estensione del servizio ''vigile di quartiere'', e alla prevenzione sociale nei confronti delle aree e dei soggetti a rischio di attivita' criminose, intervenendo soprattutto in contesti dove gia' esisteva un problema di disagio o in zone percepite come insicure.
Entrando nel merito dei dati contenuti nella Relazione, frutto del lavoro del Comitato tecnico-scientifico e della collaborazione con l'Universita' degli studi di Perugia, l'assessore ha evidenziato che nonostante un lieve incremento nel 2009 rispetto all'anno precedente (120 reati denunciati in piu', per una incidenza dell'0,35%), nel complesso del triennio 2007-2009 il numero dei reati denunciati in Umbria e' diminuito di 3.328 unita', per una incidenza dell'8,78% in meno.
Nel 2009 risultava denunciato un reato ogni 26,05 abitanti della Regione, a fronte di un rapporto di circa 1 a 20 sul territorio nazionale. Quindi, almeno in termini di denunce prestate alle forze dell'ordine, la situazione della criminalita' in Umbria non e' particolarmente preoccupante rispetto a quella di altre aree del Paese.
Spicca, nella diminuzione dei reati denunciati, il calo dei furti che appare costante ed e' superiore al calo complessivo dei reati (- 3.655 nel 2009 rispetto al 2007). Si assiste inoltre al calo costante delle lesioni dolose, dei sequestri di persona, delle truffe e delle frodi informatiche, degli incendi. Aumentano invece le denunce per danneggiamenti, legate alla detenzione e allo spaccio di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione e alla pornografia minorile.
Tra i reati contro la persona, dopo un lieve calo nel 2008, aumentano in percentuale significativa (+ 42,59), nel 2009, le denunce per violenza sessuale. Un ulteriore dato messo in evidenza dall'assessore riguarda le tre variabili dei presunti autori di reato: cittadinanza, genere, eta'.
Gli extracomunitari risultano essere il 32,74% delle persone segnalate all'autorita' giudiziaria come presunti autori di reato: una percentuale ben maggiore di quella omologa stimata come abitualmente domiciliata nel territorio della regione Umbria. Come si sa, pero', questo dato non puo' indurre a trarre la conclusione di una naturale maggiore propensione alla devianza da parte degli extracomunitari. Spiccano anche qui i reati relativi agli stupefacenti, che vengono addebitati agli extracomunitari nella misura del 63,77% dei casi.
Le donne sono ampiamente sottorappresentate nelle segnalazioni all'autorita' giudiziaria come autrici di reato. Un dato consolidato ovunque e nel tempo. Furti, truffe e frodi informatiche, ingiurie, i reati piu' frequentemente contestati alle donne. Marginali i reati contro la persona, ma anche quelli relativi alla circolazione di sostanze stupefacenti.
Anche da questa tipologia di reati dipende, probabilmente, la ulteriore minor rilevanza della presenza femminile nella ''criminalita' punita'', rilevata negli istituti penitenziari, dove essa non supera il 4-5% del totale della popolazione detenuta.
Quasi meta' delle segnalazione di minori all'autorita' giudiziaria sono dovute alla presunta responsabilita' in furti, dei quali piu' della meta' (56 su 101) occorsi in esercizi commerciali. Seguono, quindi, i reati di ricettazione, i danneggiamenti e quelli connessi agli stupefacenti, detenzione e spaccio al minuto.
Significativi i ''reati da (vittime) donne'', come quelli relativi alla sfera della sessualita', ma anche i sequestri di persona, che per i 75% dei casi vedono come vittime persone di sesso femminile.
Seppure su dimensioni assolute non particolarmente significative, rilevante la frequenza della ''vittimizzazione'' degli stranieri per tre particolari categorie di reati: lo sfruttamento della prostituzione, i sequestri di persona e gli omicidi (in tre casi su sette le vittime erano extracomunitarie).
Infine, i minori risultano piu' frequentemente vittimizzati per furti, lesioni e minacce. Sono, ovviamente, le vittime dei reati prefigurati a loro tutela (atti sessuali con minorenni e corruzione di minorenni), ma frequentemente sono vittime di violenze sessuali (in 21 casi su 62: circa in un caso su tre).
Il totale dei delitti denunciati, la loro distribuzione tra le province corrisponde grosso modo alla popolazione residente: nel 2009 nella provincia di Perugia risultava residente il 79,05% della popolazione regionale e il numero complessivo delle denunce di quel territorio ammontava al 75,29% del totale. L'indice di delittuosita' di Perugia e' di poco superiore a quello di Terni (una denuncia ogni 17,05 abitanti contro una denuncia ogni 20,81 abitanti a Terni).

Recent comments
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago