PERUGIA – Sono tre i cimiteri profanati tra la notte di venerdi' e la notte scorsa: oltre a quelli di San Martino in Colle e Ponte Valleceppi di cui abbiamo dato notizia, è stato devastato anche il campo santo di Ripa. Sono state divelte croci di tombe, distrutte immagini sacre, lapidi, foto dei defunti, rotti i vetri delle cappelle e buttati a terra vasi con fiori.

A riferirlo e' l'ufficio stampa della diocesi perugina, in un comunicato in cui si sottolinea che ''la profanazione non si e' fermata neppure davanti ad alcune tombe di giovani donne e bambini, ed ha lasciato tracce visibili di sangue in due dei tre cimiteri''.

Atti vandalici sono stati commessi nella notte tra sabato e domenica anche all'esterno della chiesa parrocchiale di un'altra frazione perugina, Sant'Andrea D'Agliano, in ristrutturazione. Negli ultimi due mesi, a San Martino in Campo sono state danneggiate immagini sacre anche di privati cittadini, l'interno dell'oratorio e le auto dei due parroci.

L'arcivescovo di Perugia e vicepresidente Cei, monsignor Gualtiero Bassetti, parla di ''un fatto molto inquietante anche per la ferocia che e' stata usata nel profanare questi tre cimiteri. Al momento, gli inquirenti, nel fare le loro indagini, escluderebbero la pista satanica. Sembra, piuttosto, un gesto sacrilego, dove le persone dimostrano un'inquietudine ed un vuoto interiore pauroso, soprattutto se questo gesto fosse opera di giovani''.

Il presule perugino si dice ''sconvolto da questi fatti, perche' sono l'indice di un degrado che potrebbe condurre a efferatezze ancora piu' gravi''.
 

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