CITTA' DI CASTELLO - ''Stiamo attenti a non cercare ad ogni costo il 'capro espiatorio' contro cui scaricare tutte le responsabilita', comprese quelle non proprie'': e' quanto ha osservato il vescovo di Citta' di Castello, mons. Domenico Cancian, in merito all'arresto dei tre ragazzi della citta' umbra coinvolti nella vicenda della presunta violenza sessuale nei confronti di una quindicenne a Fano (Pesaro).

''Piuttosto - ha proseguito il vescovo - mettiamoci davanti in modo lucido i seguenti interrogativi: Perche' succede questo? Come possiamo, insieme, affrontare e superare le cause del disagio giovanile? Noi adulti che modelli siamo? Come possiamo favorire la crescita umana e spirituale dei giovani, la formazione alle relazione giuste, vere e belle? Come aiutare a intendere correttamente l'amore, la liberta', la responsabilita' e la gioia vera della vita, a partire da un quotidiano non raramente contraddittorio e senza regole? E dinanzi a queste domande ci accorgiamo che anche noi adulti abbiamo ancora molto da imparare''. Il vescovo ha espresso la sua ''vicinanza alla ragazza di Fano e alla sua famiglia per quello che e' successo e per la sofferenza, sicuramente grave, che l'ha colpita'', e ''alle famiglie dei ragazzi tifernati coinvolti nella storia inquietante della notte bianca di Fano. Ho visto genitori sconvolti e straziati - ha riferito - anzitutto perche' la loro versione dei fatti e' notevolmente diversa da quella che circola nei media. Se cosi' fosse si aggiungerebbe davvero un'ulteriore grave sofferenza alle famiglie che si stanno seriamente interrogando sull'accaduto. Mi ha colpito la seguente frase di una mamma di uno di questi ragazzi: 'Se ha sbagliato, e' giusto che paghi, ma se non ha sbagliato o ha sbagliato molto meno, deve pagare ugualmente?''. ''Sono scorretti - secondo mons. Cancian - sia l'istinto giustizialista, sia la tendenza a sottovalutare episodi che mettono chiaramente in evidenza cio' che i vescovi da tempo definiscono come il problema principale dei nostri giorni: l'emergenza educativa, morale e umana''.
 

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