PERUGIA - In tre si sono fatti accompagnare in taxi da Santa Maria degli Angeli alla zona industriale di Trevi, dove intendevano compiere un furto, ma proprio la presenza insolita di quel mezzo di trasporto in un'ora altrettanto insolita, le due di notte, ha messo in allerta la squadra volante del commissariato di Foligno, che ha arrestato due persone e ne ha denunciata una terza per furto aggravato in concorso.

La pattuglia, visto circolare il taxi a ridosso di alcuni capannoni, ha compiuto sul veicolo (proveniente da Perugia) un primo controllo: a bordo c'era un uomo residente a Deruta, noto all'autorita' giudiziaria. Terminato il controllo, taxi e passeggero si sono allontanati, per poi ricomparire dopo un quarto d'ora circa: all'avvicinarsi della volante, due persone che erano fuori dal taxi hanno cominciato a correre. Gli agenti le hanno raggiunte e bloccate, appurando che si trattava di un perugino e di un nordafricano, anche loro con precedenti. Avendo trovato loro addosso un libretto di risparmio intestato ad una persona morta, gli agenti (coordinati da Bruno Antonini) li hanno arrestati.

I parenti dell'intestatario del libretto erano anche i proprietari di un capannone della zona industriale dove i due - hanno appurato poi gli agenti - erano entrati dopo aver forzato una porta. Il libretto era l'unico bottino che si erano portati via, insieme ad un berrettino di poco valore. Ora sono rinchiusi nel carcere di Spoleto.

L'uomo che era nel taxi si e' fatto riaccompagnare a Perugia e, nella zona dell'ospedale, e' sceso dal mezzo. Senza pagare, ha riferito il tassista alla polizia.
 

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