Eventi Valentiniani/ No del Gip a incidente probatorio chiesto da difesa Brega
TERNI - Il gip di Terni ha rigettato oggi la richiesta di incidente probatorio avanzata dalla difesa del presidente del Consiglio Regionale, Eros Brega, per accertare la corrispondenza tra le entrate e le uscite che hanno contraddistinto la contabilita' della associazione Eventi Valentiniani nel triennio 2003-2005. Decisione ''in tutto e per tutto da non condividere'' ha sostenuto l'avvocato Manlio Morcella, legale dello stesso Brega indagato per peculato e concussione.
Secondo il giudice l'istanza ''cosi' come formulata, appare quantomeno prematura, essendo onere dell'indagato, e non compito del perito, fornire elementi di prova idonei a dimostrare, sotto il profilo documentale o in altro modo, la correttezza del proprio operato, da sottoporre eventualmente in un secondo momento ad un perito nel caso in cui vi sia una divergenza sotto il profilo contabile tra gli accertamenti effettuati dalla pubblica accusa e dalla difesa''.
L'avvocato Morcella, in una nota, ha parlato di non condividere la pronuncia del gip ''in chiave giuridica, perche' altrimenti ogni richiesta di perizia da acquisire mediante incidente probatorio potrebbe essere respinta in quanto 'prematura'''. ''Essendo sempre proposta - ha aggiunto - in un momento anticipato, rispetto alla fase dibattimentale. Ma anche in chiave logica: poiche' da un lato, omette di considerare la operativita' cogente della presunzione di innocenza, che non puo' dirsi vinta da una mera ipotesi accusatoria, quanto piuttosto da prove di stampo colpevolista. Mentre d'altro lato, suggerisce alla medesima difesa di ricorrere ad una consulenza di parte, addirittura impraticabile per la operativita' del disposto sequestro penale sulla contabilita' della associazione degli Eventi Valentiniani. Rimettendo alla eventuale conflittualita' di tale consulenza con quella del pm, il possibile approdo ad una perizia: magari da conquistare con l'incidente probatorio''.
''La scelta del gip - ha sottolineato ancora l'avvocato Morcella - finisce per impedire il tempestivo esercizio del diritto di difesa del presidente Brega. Il quale, rinunziando persino alla presunzione di innocenza, pur di fare immediata chiarezza sul proprio operato, aveva optato per la richiesta della perizia, che tramite tecnici della materia, avesse appurato la ritualita' della gestione contabile degli Eventi Valentiniani. La scelta era inoltre imposta dalla necessita' di arginare la pioggia torrentizia di articoli giornalistici, tanto indirettamente, quanto involontariamente protesi ad accreditare un impianto accusatorio ben lontano dall'essere dimostrato. Come inequivocabilmente conferma anche la inesatta contestazione di peculato che attiene alla gestione degli Eventi Valentiniani inerenti il biennio 2001-2002, rimesso alla esclusiva competenza del Comune di Terni, in combinazione con Sviluppumbria spa; contestazione formalizzata ad esclusivo carico del presidente Brega, quando la materia e' regolata da due convenzioni, datate rispettivamente 2 febbraio 2001 e 31 gennaio 2002, alle quali si interessano le delibere di Giunta numero 33/2001 e 10/2002, convenzioni firmate per il Comune dal dirigente responsabile del settore servizi culturali. Con quanto ne consegue sotto il profilo processuale penalistico. Il che cioe' a significare che rispetto al biennio 2001-2002 non sarebbe Brega da dovere inquisire e se Brega, non solo Brega, cosi' come non solo Brega e gli altri tre attuali coindagati dovrebbero essere gli unici a risultare inquisiti - ha concluso l'avvocato Morcella - per fatti ascrivibili alla gestione della associazione Eventi Valentiniani, per il triennio 2003-2005''.
Brega ha sempre sostenuto la correttezza del proprio operato.

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