di bnc -

PERUGIA - E' boom di iscrizioni in Umbria per le scuole materne e per quella elementare che registrano un aumento complessivo di nuove mille unità rispetto all'anno precedente sfiorando le 58mila unità. Ma l'aumento dei bambini putroppo, dopo i tagli del Governo al personale, rischia di tradursi in ulteriori problemi per le famiglie e le istituzioni umbre. Il grido di allarme porta la firma del vice-presidente dela Giunta regionale, Carla Casciari che spiega che“ un incremento di 435 unità" rafforzerà  il problema delle liste di attesa.

"Per il prossimo anno scolastico infatti, saranno 410 i bambini umbri che rimarranno con l’aspettativa di entrare nella scuola materna nonostante l’incremento della dotazione organica di 15 posti di organico, ma ancora insufficienti per attivare nuove sezioni.  La situazione è ancora più complessa per le scuole elementari che registrano 37mila 456 iscritti, con un incremento di 439 bambini rispetto al precedente anno scolastico. Qui il taglio dei docenti molto significativo con un - 98 posti di lavoro, non garantirà più le ore di compresenza degli insegnanti utili per seguire con più attenzione le situazioni di difficoltà e questo a discapito della qualità del nostro sistema scolastico”.

Si torna indietro, nei paesi più piccoli e di montagna, dove aumenteranno le pluriclassi ovvero una maestra dovrà insegnare a bambini di età diverse mettendo in campo livelli di istruzioni sfalsati. Insomma un ritorno agli anni 50-60. Le pluriclassi nelle province di Terni e Perugia saranno 98 nelle due provincie. La situazione si fa meno pesante per la scuola media, anche se i dati forniti non sono ancora definitivi: il numero degli iscritti è di 23mila 242 con un incremento di 126 alunni rispetto all’anno precedente. 

La fotografia delle scuole superiori è ancora in via di definizione, ma l’Ufficio scolastico registra per il prossimo anno un totale di iscritti pari a 36mila739 con un incremento di 111 studenti. Ciò lascia intuire la possibilità di classi in sovrannumero a fronte di un taglio certo di – 176 posti docenti. Si registra invece l’attivazione di tutti gli indirizzi richiesti, fatta eccezione di pochi indirizzi che non hanno avuto il numero sufficiente di iscrizioni. 

 

 

Condividi