di Nicola Bossi

 


Passignano sul Trasimeno (Pg) - Come a Teramo anche a Passignano sul Trasimeno (Pg). Stessa tragedia. Stesso destino. Stessi protagonisti: un padre normalissimo e impegnato nel costruirsi una casa, una famiglia e un futuro.  Un figlio di appena 11 mesi il cui mondo, ancora, sono papà e mamma. Poi però tutto si ferma
all'interno di un banalissimo abitacolo di una utilitaria. Un'auto che per via dei primi caldi diventa un forno che non dà scampo. E' successo di nuovo dunque. Stavolta a morire dopo appena undici mesi di vita è stato Jacopo. Il padre, custode di un centro velico sul Lago Trasimeno, lo aveva dimenticato nella sua auto - una Opel Corsa Nera - mentre andava a controllare barche a vele, conti e prossime regate in programma. Erano le 9,30 di oggi. Per destino, la mattina odierna è stata per il Trasimeno il primo assaggio di vera estate: più 31 gradi. Che si raddoppiano all'interno dell'Opel. Alle 12,30 - orario di fine lavoro - l'uomo è andato a prendere l'auto per tornare a casa, magari prima passando a prendere il figlio all'asilo comunale dove era iscritto.
Ma quel sogno di routine è durato poco, pochissimo. Ha trovato il bambino esamine sul sedile di dietro. Il piccolo cuore aveva smesso di battere. Inutile il tempestivo soccorso del 118. Alla disperazione del padre - che non ha lasciato ai soccoritori fino a che ha potuto il corpo senza vita del figlio - si è aggiunta quella della madre: una psicologa di origine albanese che tra l'altro lavorava anche lei al centro velico. Entrambi sono stati portati all'Ospedale Santa Maria della Misericordia perchè in un profondo stato di shock.

Domani l'autopsia per la conferma della morte per arresto cardiocircolatorio causato da una lunga esposizione al sole.  Stando alla nota dei Carabinieri del Comando Provinciale il padre di Jacopo "è indagato per omicidio colposo". Il sindaco di Passignano ha già deliberato il lutto cittadino quando sarà la volta del funerale del piccolo.  

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PERUGIA - Secondo la ricostruzione dei carabinieri del comando provinciale di Perugia, il padre di Jacopo avrebbe raggiunto il Club Velico di Passignano verso le 9.15-9,30 con il bambino a bordo dell'opel corsa ma posto nei sedili posteriori. Forse convinto di averlo già lasciato all'asilo - dove era iscritto - è andato a lavorare senza pensare a quello che poteva accadere. Per pura fatalità la mattinata di oggi al Lago è stata la prima di "estate" con una temperatura tra i 30-31 gradi. Quando è uscito dal lavoro, intorno alle 12,30, si è reso conto della presenza del bambino che ormai era esamine. Inutili a quel punto i soccorsi del 118. L'uomo è attualmente indagato per omicidio colposo. Fondamentale per la conferma della ricostruzione l'autopsia che si svolgerà domani.

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PERUGIA - In attesa dell'autopsia  (che dovrebbe avvenire domani) per avere una certezza sulle cause della morte del piccolo Jacopo di 11 mesi -  trovato privo di vita nella macchina dove sarebbe stato lasciato mentre il padre dalle 9,30 alle 12,30 si sarebbe recato al lavoro -, intanto arrivano le prime conferme della morte: i carabinieri del Comando Provinciale di Perugia, dopo una attenta ricostruzione, parlano di  decesso "per arresto cardio circolatorio causato da una prolungata esposizione ai raggi solari all'interno dell'autovettura del genitore". Una presa di posizione forte che dimostra la tragica causa della dimenticanza da parte del padre. Come avvenuto a Teramo meno di 10 giorni fa.

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PERUGIA - A Passignano tra le 11 e le 12,30 la temperatura oscillava tra i 31-30 gradi. La conferma arriva indirettamente dalla web cam del centro velico della cittadina lacustre dove è avvenuta la tragedia di Jacopo, 11 mesi, trovato morto nell'auto del padre - dipendente del centro velico - dove forse si trovava da ore. Si cerca di capire se si tratta di una dimenticanza del padre nel raggiungere il posto di lavoro oppure di un malore avvenuto per cause naturali alla presenza del padre. La prima pista sembra essere quella più probabile. Intanto i genitori sono ancora ricoverati sotto stato di skoch all'Ospedale di Perugia, dove è stata trasportata anche la salma del piccolo Jacopo. I parenti e i responsabili del centro hanno descritto la coppia: innamorata, perfettamente integrata con la comunità  e perbene. Il padre lavorava nel tempo disponibile a restaurare una casetta di famiglia.

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PERUGIA - ORE 16,10 - L'interrogativo più eclatante sulla morte del bambino di 11 mesi - Jacopo così si chiamava - resta ancora in piedi: "E' stato lasciato da solo in auto sotto il sole mentre il padre si recava al lavoro non accorgendosi della sua presenza?". La risposta ancora non c'è. I carabinieri indagano sull'ipotesi di un tragico incidente. La risposta forse la potrà dare solo l'autopsia. Ma i dubbi sono molti: secondo il Comune di Passignano il bambino era regolarmente iscritto alla scuola materna e questa era aperta normalmente.Perchè il bambino non era lì? Possibile che il padre se lo sia portato dietro con se al lavoro - si occupa di barche e della strutture del Club Velico - quando ad 11 mesi si cammina cono scarsa sicurezza e certamente non si è autonomi da nessun punto di vista? Seconda stranezza: secondo alcuni testimoni del Club Velico il padre di Jacopo aveva come orario di lavoro dalle 9,30 alle 12,30. L'uscita conciderebbe con la richiesta di aiuto lanciata al 118 per il malore riscontrato al bambino. La madre si è saputo è consulente psicologa anche in alcune scuole del territorio e lavora anche presso il club Velico il pomeriggio (alcuni). Se il bambino è rimasto dalle 9,30 alle 12,30 in auto difficilmente qualcuno poteva accorgersene dato che il mezzo si trovava all'interno del parcheggio velico e non nel parcheggio esterno della darsena. Il sindaco di Passignano, insieme alla Giunta, dopo essersi recato sul posto ha dichiarato il lutto cittadino quando saranno comunicati i funerali.

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PERUGIA - ore 15,20 -  Il padre del piccolo avrebbe confermato a parenti e soccorritori che il piccolo bimbo di 11 mesi morto in auto stava con lui durante malore. Ma al 118 sarebbe arrivata la chiamata di uno dei parenti del piccolo. I Carabinieri di Città della Pieve dunque sentiranno a breve i soccorritori, i genitori e anche i parenti intervenuti nella vicenda. Sul posto cè anche il colonnello Carlo Corbinelli che si è lasciato sfuggire ai giornalisti "non abbiamo motivi per non ritenere che non si sia trattato di un tragico incidente".
 

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PERUGIA - ore 15.10 -  I genitori del bimbo deceduto in auto sono residenti a Passignano è da poco si erano sposati. Il padre, passignanese, è impiegato al centro velico della cittadino proprio dove è avvenuto la tragedia. La madre invece è una psicologa di origine straniere ma da tempo in Italia dove si è laureata brillantemente alcuni anni orsono. Secondo, alcuni presenti sul luogo dell'incidente, il padre ha affermato di essere stato con il figlio durante il malore che lo ha portato alla morte. I carabinieri di Città della Pieve stanno
analizzando l'auto: una opel corsa.
 

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PASSIGNANO - 14.50 - L'auto su cui è deceduto un bimbo di 11 mesi - intorno alle 12,30 di oggi ma il decesso sarebbe stato certificato intorno alle 13,15 - è una opel corsa verde che è stata giù sequestrata dai militari e portata via per ulteriori indagini. Il corpo del bambini è stato affidato ai sanitari del 118. L'auto era parcheggiata nella darsena di Passignano ad un passo dal Club Velico. Sul posto sono arrivati dei parenti della vittima, completamente in lacrime e disperati. Si tratta dunque di una famiglia locale. I carabinieri di Città della Pieve - insieme a quelli di Passignano - stanno cercando di ricostruire il malore che ha portato alla morte il bimbo.
 

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PERUGIA - 14.30 - I carabinieri di Passignano e gli uomini del 118 hanno confermato la morte di un bambino di 11 mesi che sarebbe rimasto all'interno dell'auto dei genitori per diverse ore La temperatura oggi nel perugino ha sfiorato i 30 gradi. Il personale del 118 non ha potuto fare niente per salvare il bambino che era già deceduto quando sono arrivati sul posto. Sul posto a Passignano ci sono i carabinieri anche della Stazione di Città della Pieve che stanno cercando di riscoprire l'accaduto e identificare la famiglia del piccolo. Il luogo dell'incidente è la darsena di Passignano. Si cerca di capire se il bambino ha avuto un malore da solo oppure in auto con i genitori.
 

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