Domenica va in scena l'ultimo atto di questo campionato di Lega Dilettanti. Una cavalcata, quella del Grifo, che tutti speravano risultasse vincente al primo tentativo, anche se qualche addetto ai lavori aveva previsto comunque non agevole. Un esito finale pronosticato da molti ma per il cui raggiungimento, si è spesa forse qualche goccia di sudore di troppo.

Qualche "inciampo" nelle prime battute ha reso necessari alcuni aggiustamenti in corsa, con la "voce del Padrone" che si è fatta "grossa" in qualche circostanza ed il costante, e nemmeno troppo sommesso, borbottio di qualche protagonista a fare da corollario al termine delle gare, tanto per gradire.

Festa grande dalle parti del Curi, a base di mortadella, vino, salsicce e porchetta in abbondanza, del resto il "figliol prodigo" è tornato a casa (tra i Pro), come non celebrarne il ritorno? Ma già si pensa al domani. "Del diman non v'è certezza", declamava Lorenzo il Magnifico, ma per il Grifo, ormai sicuro della categoria in cui si cimenterà (Seconda Divisione, salvo clamorosi sviluppi futuri), di certezze ce ne devono essere più d'una, a partire dalla rosa di giocatori che inevitabilmente, tra conferme, tagli e rinforzi adeguati, subirà qualche aggiustamento. Nessun terremoto in vista, ma qualche scossa sì.

Intanto giunge notizia di qualche "opzione" su alcuni giovani interessanti che hanno militato nel Girone E (quello appena vinto dal Grifo), ed anche in altri gironi. Si parla di quattro "chicche" prossime ad essere annunciate; giusto il tempo di mettere piede in Lega Pro, di modificare lo status dei giocatori, da dilettanti a professionisti, e il futuro è già presente. Qualche innesto mirato anche a rinforzare i vari reparti con elementi di qualità superiore e l'avventura per la scalata alla C2 potrà partire.

Prematuro parlarne? Non abbiamo ancora festeggiato un campionato vinto che non vediamo l'ora subito ripartire con il successivo. Incontentabili? Insoddisfatti? Ingordi? Ebbene sì! Confessiamo che siamo pervasi da una specie di "ansia da risalita". Paragonateci pure a qual bambino che dopo aver giocato per un po' con un giocattolo non vede l'ora di averne per le mani uno nuovo.

Magari invece è solo il desiderio di rivedere quanto prima il calcio che conta al Curi, senza aspettare di dover aggiungere troppe candeline alla torta di compleanno.
Un saluto.

MC www.forzaperugia.net
 

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