Basilica Assisi: luce e colori nuovi nella restaurata cripta di San Francesco
ASSISI - Chi puo' arrivare ad Assisi per pregare sulla tomba del Santo - e sono tanti, oltre 4,5 i milioni di pellegrini che ogni anno entrano nella Basilica di San Francesco - si trovera' immerso in un luogo mistico unico, in una cripta che ha luce e colori nuovi, quelli originali, dopo i lavori di pulizia e di restauro.
Chi non puo' salire sul colle di Assisi, ma sente il bisogno da ogni luogo del mondo di rivolgersi al Santo poverello, puo' farlo, pregando virtualmente con il computer acceso su sanfrancesco.org: due web camere sono fisse sulla tomba, l'urna di pietra, collocata nella nuda roccia, 24 ore su 24.
''Ci sara'' anche la possibilita' - ha spiegato il direttore della Sala stampa del Sacro convento di Assisi, padre Enzo Fortunato - di inviare i propri desideri, speranze, gioia, dolori, ai frati grazie all'indirizzo di posta elettronica latuapreghiera@sanfrancesco.org. I messaggi, le preghiere, saranno poi portati sull''altare posto davanti alla tomba''.
L'installazione delle due telecamere e' la novita' dei lavori di restauro della cripta della tomba del Santo, che è stata riaperta al culto questa sera dopo la celebrazione del Vespro, presieduta dal presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco.
Gli interventi di restauro e di manutenzione ordinaria hanno riguardato la pulitura meccanica e manuale delle superfici lapidee, circa 15.000 pietre rosa di Assisi, la manutenzione delle ferrature datate 1230 e 1900, la ripulitura del sarcofago del Santo datato 1230, la rimozione delle sedimentazioni di sporco di varia natura, la riequilibratura cromatica di stuccature, integrazioni e superfici eccessivamente discordanti.
I lavori, guidati dal capo dei restauratori della Basilica di Assisi, Sergio Fusetti, sono durati appena un mese e mezzo, e sono stati resi possibili grazie all''intervento di privati e benefattori e dello stesso Sacro convento.
''Era necessario intervenire - ha detto il custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, nella conferenza stampa che ha illustrato i lavori fatti - per porre rimedio ai danni causati dall'usura del tempo, dal sedimentarsi sulle pareti e sulle volte della cripta di polveri, fuliggine, provocati dal fumo delle candele votive, della lampade ad olio''. E bisognava anche far presto, in vista dell'arrivo di Papa Benedetto XVI per l'incontro interreligioso del prossimo 27 ottobre.
Padre Giuseppe ha ricordato anche i tratti del messaggio evangelico di Francesco di ''santita', semplicita', umanita', amore e fraternita'''.
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche il sottosegretario ai beni e alle attivita' culturali, Francesco Giro - ''il restauro e' un segnale forte alla comunita' nazionale, perche' Assisi e' altare della patria'' - e il ministro generale dei frati minori conventuali, padre Marco Tasca. Ieri era arrivato ad Assisi per visitare la Basilica il ministro dei beni e delle attivita' culturali, Giancarlo Galan.
San Francesco ha dato ''forma, voce e bellezza'' all'anima italiana, ha invece detto il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, nel corso della celebrazione per la riapertura al culto della cripta. ''Se l'Italia e' stata opportunamente unificata da 150 anni - ha aggiunto - già esisteva il popolo che si identificava con questa nostra meravigliosa terra. Vogliamo chiedere a Francesco, davanti alla sua tomba rinnovata, che interceda per noi affinche' rimanga unita l'anima del nostro popolo, una comune visione della vita dell'uomo, un comune sentire su quei valori fondamentali che nascono dalla fede cristiana e che sono alimentati dalla linfa perenne del Vangelo''.
Il cardinale Bagnasco e' stato accolto al suo arrivo alla Basilica di San Francesco dal custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese, e dal ministro generale dei frati minori conventuali, padre Marco Tasca.

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