Beni culturali/ Galan ad Assisi: un dovere difendere il nostro patrimonio
(di Fausto Belia) (ANSA) - ASSISI - Prima lo stupore di fronte a un patrimonio artistico ''assolutamente straordinario'' e il privilegio di ''arrivare a meno di 20 centimetri dagli affreschi di Giotto''. Quindi ''l'enorme peso di chi si e' visto recapitare in custodia un bene di questa entita', e il preciso dovere sociale, morale, etico che ha lo Stato nel difendere quello che ci e' capitato in eredita'''. Il neoministro dei beni e delle attivita' culturali, Giancarlo Galan, non nasconde quello che chiama il ''sentimento di angoscia, ma assieme di grande motivazione'' che prova ogni mattina, da quando ha assunto la guida della cultura.
Galan arriva alla Basilica di Assisi per la riapertura al culto della Tomba di San Francesco, dopo i lavori di restauro che hanno interessato la cripta che la ospita, in quella che e' - lo ricorda - la sua ''prima, vera uscita da ministro''. E' soprattutto un insieme di emozioni personali quello che trasmette, in attesa di esporre mercoledi' prossimo al Senato il suo programma per i beni e le attivita' culturali. Racconta di aver parlato con i suoi predecessori ''di una parte e dell'altra'', con i suoi direttori del ministero e con i protagonisti del mondo dei beni culturali e dello spettacolo.
''Per correttezza istituzionale non voglio fare qui anticipazioni'', dice ai giornalisti che gli chiedono se non prova ''spavento'' di fronte alla precaria situazione a livello di fondi della cultura in Italia. ''Certo che mi spaventa - osserva - in un paese come il nostro. Se fossi ministro della cultura in Usa sarebbe molto piu' facile''.
''Ma i finanziamenti vanno trovati'', annuncia Galan, citando anche la strada seguita dalla comunita' francescana del Sacro convento che per il restauro della cripta della Basilica di San Francesco ha attivato il concorso dei privati. Il restauro, costato 135mila euro, e' durato solo un mese e mezzo e ha rimesso a nuovo tutta la cappella.
''Ci voleva - ha spiegato il direttore della Sala Stampa del Sacro Convento, padre Enzo Fortunato - per far tornare al loro antico splendore le volte e le pietre''. Ci saranno anche due telecamere, fisse 24 ore su 24, per permettere via web - sul sito sanfrancesco.org - a chi non puo' venire ad Assisi di pregare virtualmente sulla tomba di San Francesco. La cripta sara' benedetta domani pomeriggio dal presidente della Cei, Angelo Bagnasco, e sara' quindi riaperta al culto.
Galan e' partito proprio dalla cripta che ospita la Tomba del Santo per la sua visita al complesso monumentale di Assisi. Il ministro ha visitato la Cappella di San Nicola, nella Basilica inferiore, dove si e' accostato a meno di 20 centimetri dagli affreschi di Giotto. Ma qui il cantiere e' fermo da ottobre - gli ha ricordato padre Piemontese - perche' non ci sono piu' fondi: mancano 240mila euro per far tornare vivi i colori di Giotto.
''Lo Stato c'e', e' stato presente ad Assisi e lo sara' anche in futuro al fianco dei frati'', ha detto Galan, ''non solo perche' ha un dovere sociale, morale, etico, ma onestamente perche' ha anche una convenienza. Sono quattro milioni e mezzo i pellegrini e i visitatori che arrivano qui, e abbiamo quindi l'interesse a mantenerlo bene''.

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