FOLIGNO – “Questo Centro è il segno concreto della protezione civile che ci piace: quella efficiente e legata al territorio. Posso assicurarvi che per quanto mi riguarda, e per quanto è nelle competenze del Dipartimento nazionale, il Centro di Foligno sarà un punto strategico della rete di protezione civile nazionale, oltre a svolgere le sue funzioni sul territorio”. È quanto affermato dal Capo del Dipartimento di protezione civile, Franco Gabrielli, che, accompagnato dalla Presidente della Regione, dal sindaco di Foligno e dal coordinatore regionale Luciano Tortoioli, ha visitato questa mattina il Centro regionale di Protezione civile.

Al termine della visita e degli incontri avuti con la Presidente, gli amministratori locali ed il personale del centro, il Prefetto Gabrielli, rispondendo alle diverse questioni poste nel corso dell’incontro ha dato assicurazioni circa l’impegno del Dipartimento a proseguire nelle iniziative istituzionali affinché “il Centro posso al più presto essere messo nelle condizioni di poter svolgere la sua funzione, sia nell’ambito del territorio quale struttura di coordinamento operativo in caso di emergenze, sia in quello della più ampia rete di protezione civile nazionale”.

La Presidente, insieme con il sindaco, ha anche sottolineato la necessità di proseguire nell’attuazione del protocollo d’intesa sottoscritto nel 2008 tra Regione e Dipartimento nazionale, con il quale si definivano anche le funzioni del Centro per la tutela del patrimonio artistico e delle opere d’arte, d’intesa con il Ministero dei Beni culturali. Inoltre, è stato ricordato il ruolo del Centro per le attività di formazione del personale di protezione civile, anche in riferimento allo specifico corso di laurea per addetti alle attività di protezione civile, attivato a Foligno dall’Università degli Studi di Perugia.

“Posso garantirvi – ha affermato Gabrielli – che assumerò ogni iniziativa istituzionale utile a far sì che tutti i punti contenuti nel Protocollo d’intesa, e da voi oggi richiamati, possano trovare una positiva soluzione. Non si può non considerare che c’è un problema legato alle risorse, enormemente inferiori alle stesse funzioni affidateci, e anche di operatività sul piano dei provvedimenti, visto che quella di oggi è una Protezione civile molto diversa da quella che abbiamo sin qui conosciuto”.
 

Condividi