SIENA - Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso della Provincia di Siena contro il Dpcm del 25 giugno 2010 con il quale erano state individuati i raccordi autostradali Siena-Firenze e Bettolle-Perugia quali tratti di strada da sottoporre a pedaggio e le stazioni dell'A1 di Firenze-Certosa e Valdichiana-Bettolle quali stazioni di esazione. Lo rende noto la Provincia di Siena.

Il Tar, con la sentenza 2088/2010 depositata l'8 marzo, spiega sempre la Provincia, ha accolto tutti i motivi di ricorso. Il decreto governativo, secondo i giudici, ''avrebbe imposto a tutti gli automobilisti, a prescindere dall'effettivo utilizzo delle due infrastrutture viarie, il pagamento del pedaggio per il solo passaggio dai caselli autostradali di Firenze-Certosa e Valdichiana-Bettolle''.

Fondato anche il motivo di ricorso secondo cui il decreto ''e' stato adottato in violazione delle norme comunitarie che si basano sul principio fondamentale per cui il pedaggio deve essere basato sulla distanza percorsa e sul tipo di autoveicolo usato''. Il Tar ha anche condannato Anas e la Presidenza del Consiglio dei ministri al pagamento delle spese di giudizio in favore della Provincia.

Soddisfatto il presidente della Provincia Simone Bezzini che pero' rileva come la decisione del Tar ''non fara' venir meno la possibilita' di introdurre il pedaggio a partire dal 1 maggio. Nelle prossime settimane, infatti, dovrebbe essere emanato un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con cui saranno stabiliti criteri e modalita' per l'applicazione dei pedaggi sui raccordi autostradali in gestione diretta Anas'' .

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