Quello che non immagini di dover vedere in una trasmissione televisiva di una rete locale, a diffusione (ormai) regionale, visto che Umbria Tv, purtroppo per i molti telespettatori di fuori regione o addirittura nazione, è scesa dalla piattaforma Sky, e non è nemmeno sul digitale terrestre. Toni accesi, con qualche scambio vivace tra il conduttore ed un suo ospite, qualche accusa di "incompetenza" in fatto di cose calcistiche, qualche illazione, più o meno velata, su oscuri giochi di potere condotti da una parte della politica nostrana, che non avrebbe gradito l'intromissione di Damaschi nella questione Perugia, l'ipotesi di "suggerimenti" in merito ai quadri tecnici, nei confronti della società al momento della sua costituzione, ed il ritornello del "Partito della D", hanno condito la serata di elementi piccanti, che dimostrano come il clima, a Perugia, indipendentemente da come vadano le cose calcistiche, è sempre frizzantino, quando non avvelenato.

Beh, non sarebbe la patria dell'"acquetta o acqua tofana", no? Battistini sembra non convincere parte della tifoseria, che si sarebbe aspettata un campionato di vertice, stradominando sulle concorrenti, appare non molto amato da una parte della stampa, "condizionata" secondo quanto affermato dall'ospite di Marioni, dalla solita "contraria", che a Perugia non manca mai.

Un Battistini che nemmeno le nove vittorie consecutive hanno messo al riparo dalle critiche e dai mugugni. Figuriamoci dopo il miracoloso pareggio di Scandicci, se non poteva mancare chi, storcendo il naso, ha visto il bicchiere mezzo vuoto e pure riempito di un liquido dal sapore sgradevole.

Vi confessiamo che nemmeno noi ci divertiamo ad assistere a certi spettacoli del Grifo, ma accettiamo il tutto con serena rassegnazione, nella convinzione che il tutto sia quanto il "Karma" ci ha riservato per poter poi accedere ad un livello superiore di godimento calcistico in serie C.

Un campionato dilettantistico, giocato su campi a limite della praticabilità o del regolamento, provvisorie tribune per i tifosi del Grifo, greppi trasformati in salotti per gli ospiti, biglietti venduti a prezzi esagerati per la D, Presidenti tifosi, o tifosi Presidenti, che non si sa per quale squadra tifino quando incontrano il Perugia, squadra alla quale tutti augurano di salire di categoria, ma intanto sperano di sfilarle punti e posti in classifica. Proclami di battaglia, ogni domenica, sia in casa propria che al Curi, luogo dove molti di loro fino a poco tempo fa venivano per assistere al calcio vero, quello dei campioni.

Sembra quasi che, intorno al Grifo, qualcuno voglia creare un "aura" negativa, quasi come se desse fastidio il successo della attuale Società, la quale, del resto, ci mette del suo con incomprensibili "ritiri" non puntivi, e con le dichiarazioni di fine partita, che non contribuiscono a distendere il clima.

Non ci è piaciuta mai l'idea di tutte le squadre umbre insieme nello stesso girone proprio per il motivo che ora dovrebbe essere palese a tutti: esagerato campanilismo un po' "provincialotto", che si intuisce dall'intensità agonistica di certe squadre avversarie, una specie di voglia di rivincita da parte di chi è vissuto all'ombra della realtà calcistica del capoluogo di regione, ed ora vuole battere la "grande" a tutti i costi, dichiarazioni piccanti post gara, in cui nessuno vede la differenza con il Perugia, ma tutti esaltano il gioco e le qualità della principale rivale, che a ben vedere ha gli stessi punti del Grifo.

Intanto un signore che non aveva visto la differenza tra la sua squadra ed il Grifo, in campo, da domenica si accomoderà in tribuna. Forse da lì avrà una miglior visuale. Domenica arriva il Group Castello, che già minaccia incursioni vittoriose al Curi e medita vendetta per l'inopinata sconfitta dell'andata. Già sentite prima di Perugia – Todi e Perugia – Sansepolcro, e sappiamo come è andata a finire.

Un saluto.

MC www.forzaperugia.net

 

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