Macabro puzzle per pensionato fatto a pezzi. Altri reperti trovati a Monte Tezio
PERUGIA - E' una sorta di macabro puzzle quello che stanno componendo i carabinieri di Perugia impegnati nelle indagini sull'omicidio del pensionato Olinto Leandri. Delitto per il quale da ieri e' in stato di fermo il figlio Antonio, un insegnante precario di educazione fisica.
I resti dell'anziano sono stati infatti recuperati sul monte Tezio e nella zona di Montelaguardia, nei dintorni di Perugia, ma anche nel tuderte. Per sabato e' stata intanto fissata l'udienza per esaminare la richiesta di convalida del fermo di Antonio Leandri, 53 anni, avanzata dalla procura perugina che ipotizza per l'uomo i reati di omicidio e soppressione di cadavere.
Sull'indagine continua a essere mantenuto il massimo riserbo. Sembra comunque che dagli elementi emersi ieri pomeriggio nell'interrogatorio dell'insegnante (che avrebbe anche fatto alcune ammissioni sul delitto, fornendo anche indicazioni sui reperti) siano scaturiti importanti elementi per gli accertamenti nei quali sono impegnati anche i carabinieri del Ris. Stamani il personale dell'Arma ha recuperato in un corso d'acqua, forse un fosso, della zona di San Terenziano, nel tuderte, la testa del pensionato. Un elemento che potrebbe rivelarsi decisivo per le indagini.
L'ipotesi degli investigatori e' infatti che Olinto Aleandri, 88 anni, sia stato ucciso dal figlio con un colpo in testa con un oggetto non ancora individuato. Un delitto compiuti nella casa della famiglia, nel centro di Perugia. Poi - sempre in base all'ipotesi al vaglio degli inquirenti - e' stato smembrato con un grande coltello che gli inquirenti stanno cercando. I pezzi sarebbero stati quindi portati, utilizzando delle buste e sacchi di plastica, nelle varie localita' dove sono stati trovati. In giornata alcuni reperti sono stati individuati a Montelaguardia, non lontano dall'area per l'addestramento di cani da caccia al cinghiale, sul monte Tezio, dove tra il 19 e il 20 dicembre vennero individuati i primi resti dell'anziano che era scomparso a novembre, anche se la denuncia della sparizione era stata fatto parecchi giorni dopo dal figlio che si era giustificato affermando che il padre era solito assentarsi per lunghi periodi.
Intanto nella casa di via Cartolari dove anche oggi sono proseguiti gli accertamenti dei carabinieri del Ris sono emerse tracce di sangue. Gli investigatori sono quindi orientati a ritenere che l'omicidio sia stato compiuto proprio qui da Antonio Leandri anche se i locali sono stati poi ripuliti.
L'indagine punta intanto a chiarire il movente dell'omicidio. Questo sarebbe legato a contrasti di natura economica tra padre, in passato denunciato da una straniera per molestie sessuali (una giovane marocchina alla quale avrebbe intestato un appartamento), e figlio, particolarmente irritato per questo sperpero di denaro che gli sarebbe servito viste le sue precarie condizioni di lavoro.
Poco dopo anche Antonio aveva sporto denuncia per estorsione contro ignoti. Diceva di subire ricatti legati alla vicenda della denuncia di violenza sessuale.
Antonio Leandri, che in carcere ha passato una notte ''non certo tranquilla'', oggi ha incontrato il suo difensore, l'avvocato Sabrina Castellani. Il legale ha preferito non entrare nel merito della vicenda giudiziaria, ma ha sottolineato che dopo la morte della madre (circa un anno fa per una malattia) alla quale era particolarmente legato e che aveva molto sofferto per i tradimenti del marito, il suo assistito, figlio unico, ''e' stato molto presente nella vita del padre''. Tra i due sarebbero pero' incorsi dei contrasti che hanno portato all'omicidio.

Recent comments
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago
12 years 16 weeks ago