- “Un pubblico concorso attraverso cui i precari della Provincia, avvalendosi del bagaglio di esperienze e competenze acquisite durante la loro esperienza professionale, potranno trovare una opportunità di stabilizzazione della propria posizione lavorativa”. Con queste parole il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, nel ricevere questa mattina su richiesta delle organizzazioni sindacali una delegazione di oltre venti precari della Provincia di Perugia, ha ribadito il percorso che seguirà l’Amministrazione nei confronti dei 56 dipendenti che reclamano la stabilizzazione. Di fronte alle numerose richieste di questi ultimi insoddisfatti della procedura concorsuale rispetto alla rivendicata stabilizzazione per legge, il Vice Presidente ha affermato con forza i due impegni assunti da tempo dall’Ente: la non esternalizzazione dei servizi a favore dei disoccupati e di coloro che usufruiscono di ammortizzatori sociali come possibile intermediazione efficace e paritetica a tutela di tutte le parti coinvolte e la salvaguardia di 56 posti di lavoro. “Comprensivi della situazione di disagio che vivono i precari, non solo quelli della Provincia, siamo spiacenti che queste persone siano state e vengano ancora oggi strumentalizzate ed illuse, dopo oltre un anno di proficui incontri con le parti sociali e sempre alla presenza di una delegazione degli stessi, sulla possibilità di praticare scorciatoie tortuose e molto pericolose. S Saremo rispettosi – ha continuato il Vice Presidente - di qualsiasi iniziativa che i precari vorranno intraprendere e disponibili ad accogliere proposte migliorative della procedura concorsuale in riferimento al lavoro prestato, ma non resta che una strada da percorrere cioè un pubblico concorso con regole uguali per tutti”. L’assessore provinciale alle politiche del lavoro Giuliano Granocchia, informato dell’incontro, nel sottolineare il taglio da parte del Governo del fondo nazionale destinato ai Centri per l’impiego di 500mila euro all’anno ha precisato che “a differenza delle tante Province italiane che non rinnovano i contratti di lavoro, quella di Perugia ha responsabilmente scelto di mantenere gli attuali livelli occupazionali. Una posizione – ha concluso - di cui è opportuno che le organizzazioni sindacali tengano conto”. In rappresentanza delle organizzazioni sindacali, erano presenti Vanda Scarpelli, Vincenzo Sgalla e Ivano Fumanti per la CGIL, e Antonio Cascianelli per la CISL.

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