PERUGIA - In una conferenza stampa che si e' tenuta stamani a Palazzo dei Priori, il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Pdl) ha reso nota la decisione del tribunale di Firenze sulla querela intentata nei suoi confronti dal Comune di Perugia: ''non luogo a procedere perche' il fatto non sussiste''.

Era stato l'allora sindaco Renato Locchi - ricorda un comunicato della Regione - con il parere unanime della giunta comunale, a querelare Lignani per i contenuti di un articolo uscito sul quotidiano ''La Nazione'', dove il consigliere regionale affermava: ''le premesse per rilanciare la Fcu ci sono tutte e per centrarle e' necessario seguire il buon senso, invece che gli equilibri politico-affaristici che hanno caratterizzato tutta la vicenda del minimetro'''.

Il Comune di Perugia - continua il comunicato della Regione - richiedeva il giudizio e la punizione per diffamazione aggravata (in quanto a mezzo stampa e verso un corpo politico amministrativo), ma il Gip del tribunale di Firenze (competente perche' il quotidiano ''La Nazione'' viene stampato in Campi Bisenzio, ndr.) ha emesso il dispositivo del ''non luogo a procedere'', al quale si e' associato il pubblico ministero, accogliendo entrambi le tesi della difesa di Lignani Marchesani, sostenuta dall'avvocato Luciana Veschi del Foro di Perugia (presente stamani alla conferenza stampa, assieme agli esponenti del Pdl Massimo Monni e Rocco Valentino).

''Sono stato rinviato a giudizio per avere espresso una critica politica - ha spiegato Lignani - e la cosa ancora piu' grave e' che le spese processuali sono a carico dei cittadini di Perugia, poiche' l'ex sindaco Locchi ha incaricato l'avvocatura comunale''.
 

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