Gubbio/ Si conclude alla Sperelliana il progetto "Una storia tra due bibioteche"
GUBBIO - Si terrà domani, venerdì 17 dicembre alle ore 16,30, presso la Biblioteca Sperelliana –sala Refettorio, l’iniziativa “Interpretare i classici per comunicare con gli adulti –Storie di ieri scritte oggi”.
Si tratta di un evento conclusivo del progetto “Una storia tra due biblioteche” realizzato presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Giuseppe Mazzatinti” dal Laboratorio 365. Il materiale scritto dagli studenti è stato sintetizzato e verrà letto ad alta voce da un componente dell’associazione Laboratorio365.
«Con ogni classe – spiegano gli organizzatori - abbiamo analizzato un diverso testo teatrale preso in prestito dalla Biblioteca Sperelliana. Abbiamo usato i testi come pre-testi per lasciar scrivere le ragazze e i ragazzi in merito ad un determinato argomento trattato dall’opera. Il filo conduttore è stato la relazione tra mondo giovanile e mondo adulto.
I testi presi in prestito sono stati: “Romeo e Giuletta” e “Amleto” di Shakespeare e “Antigone” di Jean Anouilh. E così troviamo Romeo che si infuria con Frate Lorenzo perché non capisce il suo dolore e Antigone che si sfoga con Ismene perché gli adulti non fanno che chiederle di comprendere, comprendere, solo e sempre comprendere ed infine abbiamo Amleto che sussurra a sua madre quale sia la grande differenza che intercorre tra ciò che lui sembra e ciò che lui è, tra l’apparenza e la sostanza.
Così, gli studenti hanno finto di essere Antigone, Romeo, Amleto ed hanno immaginato di comunicare quegli argomenti ad un adulto di riferimento, genitore o insegnante che fosse. In sostanza è come se - con notevole audacia - avessimo ampliato i testi di Jean Anouilh e di Shakespeare con parole scritte da giovani di oggi e indirizzate ad adulti di oggi.
Il progetto nasce da molteplici esigenze. Le due fondamentali sono: il tentativo di osservare bene parole scritte 400 anni fa o 66 anni fa per trovare in cosa non siamo cambiati, per osservare cosa riguarda l’essere umano da sempre e, forse, per sempre; trovare un luogo e un tempo in cui le persone giovani possano dire cosa pensano delle persone adulte e non - come sempre accade - il contrario».
Gli autori degli scritti, per espressa volontà degli studenti stessi, resteranno anonimi. Sarà come se un generico giovane del 2010 parlasse ad un generico adulto del 2010.

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