Università dei Sapori. Il Progetto Cibus@Labor si conclude con numeri da record
Una sala gremita di partecipanti ha accompagnato la consegna degli attestati di partecipazione del progetto formativo CIBUS@LABOR che si è svolta lunedì 13, presso la sede di via Tornetta 1 dell’Università dei Sapori.
I corsi del progetto, tutti di breve durata, finalizzati all’acquisizione di importanti competenze indispensabili per l’inserimento nel contesto sociale e professionale di cittadini adulti disoccupati, sono stati pensati sia per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, in particolare del settore ristorativo-ricettivo, sia per consentire agli stessi di acquisire ed aggiornare competenze di cittadinanza attiva e competenze tecnico-professionali.
L’offerta formativa prevista dal progetto CIBUS@LABOR ha avuto una ricaduta diretta principalmente sulle donne (occupate e disoccupate-inoccupate), su donne e uomini immigrati, su donne e uomini over 45 anni e su donne e uomini con bassa qualifica e/o bassa scolarizzazione.
I soggetti coinvolti sono stati 29 tra Agenzie Formative, Enti locali ed Associazioni, 18 i corsi attivati, 1563 le domande pervenute e 414 gli allievi all’avvio dei corsi, in luogo dei 360 inizialmente previsti, che hanno usufruito di ben 570 ore di formazione.
L’Assessore alla Formazione e alle Politiche attive del lavoro della Provincia di Perugia Giuliano Granocchia, presente alla consegna degli attestati come relatore, ha dichiarato come “i progetti del calibro di CIBUS@LABOR possano rendere democratico l’accesso al sapere, ad ulteriore testimonianza dell’elevata qualità della formazione erogata dalla Provincia di Perugia e in particolare dell’attività svolta dall’Università dei Sapori che rappresenta una delle eccellenze della stessa Provincia in campo formativo”.
Tra i presenti anche Lucio Lupini di Confcommercio e membro del consiglio di amministrazione dell’Università dei Sapori, che ha sottolineato “il ruolo essenziale dell’aggiornamento in un settore determinante come quello enogastronomico, un settore cardine dell’economia che può crescere in termini di qualità grazie al determinante apporto della formazione”.
Alla consegna erano presenti anche il coordinatore dell’Università dei Sapori Maurizio Beccafichi che ha dichiarato “ la rete che siamo riusciti a costruire a livello territoriale in tutta la provincia tra soggetti di diversa natura (Comuni, Associazioni, Pro-loco, ecc) ha svolto un importante ruolo per l’ottima riuscita di questo progetto e il loro fattivo apporto è stato assolutamente soddisfacente”, mentre il giornalista Giuseppe Boco, esperto di enogastronomia, ha segnalato l’importanza del legame tra i prodotti agro-alimentari locali e il territorio.

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