Meredith/ Con la relazione del giudice “a latere” ripreso il processo di appello
PERUGIA - Con la relazione introduttiva del giudice ''a latere'' Massimo Zanetti e' ripreso stamani a Perugia il processo d'appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox condannati a 25 e 26 anni di reclusione per l'omicidio di Meredith Kercher. A presiedere la Corte Claudio Pratillo Hellmann.
I due imputati, detenuti dal 6 novembre del 2007, sono in aula accanto ai loro difensori (per il giovane pugliese l'avvocato Luca Maori e un sostituto di Giulia Bongiorno).
''Nel riassumere questa tragica vicenda si deve partire da un unico fatto certo e obiettivo: il ritrovamento del cadavere di Meredith Kercher il 2 novembre del 2007'' ha detto subito il giudice Massimo Zanetti per poi cominciare a riassumere l'intera vicenda giudiziaria e gli appelli presentati dalle parti.
Oggi Sollecito si e' presentato in aula con i capelli corti e indossando un maglione scuro a collo alto. Ancora visibilmente tesa la Knox che all'ingresso nella sala degli Affreschi ha tenuto lo sguardo verso il basso. La giovane di Seattle ha quindi rinunciato a essere assistita da un interprete. Dopo la relazione introduttiva e' previsto l'inizio dell'intervento delle difese che illustreranno la loro richiesta di riaprire il dibattimento per disporre una perizia sulle analisi svolte per individuare le tracce di Dna e per sentire nuovi testimoni.
Contro la sentenza della Corte d'assise di Perugia hanno fatto appello anche i pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini e, in particolare, contro la concessione delle attenuanti generiche e l'esclusione dell'aggravante dei futili motivi, riconosciuti in primo grado ai due ragazzi.
Nuove memorie per provare l'estraneita' di Raffaele e Amanda nell'omicidio della studentessa inglese sono state depositate anche dalle difese dei due ex fidanzatini. I legali dell'americana, in particolare, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, punteranno sulla richiesta di una nuova perizia relativa alle tracce biologiche esaminate dalla polizia scientifica e, in particolare, sul dna rilevato sul coltello ritenuto l'arma del delitto (sul quale sono state trovate tracce di dna di Amanda Knox e della vittima ndr) e sulle macchie luminol positive rilevate nel corridoio del casolare di via della Pergola.
Sono intenzionati a chiedere la riapertura dell'istruttoria dibattimentale, con l'ascolto di nuovi testimoni e la disposizione di nuove perizie, anche i legali dello studente di Giovinazzo, Luca Maori e Giulia Bongiorno. In particolare la richiesta di nuove perizie riguarda il dna rilevato sul gancetto di reggiseno della vittima e sul coltello indicato come l'arma del delitto e il computer sequestrato a casa di Sollecito, al quale il giovane si sarebbe trovato, secondo i legali, mentre la Kercher veniva uccisa.
Nelle 427 pagine in cui la Corte d'assise di Perugia motiva la sentenza di condanna per Amanda e Raffaele, i giudici parlano di movente ''erotico sessuale violento'' che porto' all'omicidio di Meredith Kercher, con i due ex fidanzati che ''parteciparono attivamente all'azione delittuosa di Rudy, finalizzata a vincere la resistenza di Meredith, a soggiogarne la volonta' e consentire cosi' a Rudy di sfogare i propri impulsi lussuriosi''.

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