PERUGIA - Al termine di un mattinata fitta di dichiarazioni ed inviti rivolti da istituzioni, sindacati, forze politiche al ministro Romani affinché prendesse di petto la questione Basell, convocando al più
Presto la proprietà al fine si sbloccare una situazione stava diventando sempre più preoccupante per le sorti dello stabilimento ternano, nel primo pomeriggio è arrivato a dare loro soddisfazione un dispaccio dell’agenzia Ansa che annunciava la lieta novella: dal ministero dello sviluppo economico era stato diramato l’atteso comunicato.

Infatti il dispaccio Ansa recitava testualmente: “Il ministro allo Sviluppo Economico Paolo Romani ha convocato per mercoledi' 15 la Lyondell Basell per avviare la fase conclusiva del negoziato che vede ormai presentata un'offerta di acquisizione dello stabilimento di Terni”.

La decisione ministeriale è stata naturalmente commentata positivamente in Umbria, in primo luogo dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi, che ha ricordato come la multinazionale chimica svedese avesse interrotto ieri le trattative con la Novamont per la cessione dello stabilimento di Terni.

La convocazione è per Rossi "un segnale importante che accogliamo con soddisfazione e che dimostra l'interesse del governo a voler risolvere una situazione di crisi che fa sentire gli effetti, oltre che sul territororio regionale, in tutta la nazione". "Ora, in tempi brevi - aggiunge Rossi, che aveva da parte sua già convocato un vertice regionale per lunedì a Terni - ci aspettiamo la convocazione del Tavolo nazionale che rappresentera', ancor di piu', un segnale dell'impegno diretto del governo a lavorare in sinergia con la Regione e le istituzioni locali per far uscire dalla crisi il polo chimico ternano".

Identica valutazione da parte dei sindacati che ugualmente parlano di un primo importante risultato.

E non manca, naturalmente, il tentativo dell’opposizione di centrodestra di appropriarsi di gran parte del merito. La convocazione della Basell da parte del Ministro Romani confermerebbe infatti, secondo il presidente del gruppo Pdl in Regione, Raffaele Nevi “l’impegno diretto del Governo Berlusconi alla vicenda della chimica ternana''.

Raffaele Nevi ne attribuisce il merito ad ''una spinta forte dei parlamentari PdL, e di tutto il gruppo dirigente regionale, ma anche (è costretto ad ammettere, ndr) ad una positiva unita' istituzionale che va mantenuta per evitare che la Basell approfitti della debolezza che deriverebbe da una eventuali divisioni proprio sul versante istituzionale''.

 

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