Perugia – Pontevecchio, una partita che solo qualche anno fa vedeva le due squadre incontrarsi solo per la partitella che il Grifo disputava il giovedì, come preparazione a quella, più impegnativa, che la domenica successiva avrebbe visto i biancorossi incrociare i garretti con avversarie di A o di B.

Ora, per la prima volta (ed ultima si spera) si gioca come "stracittadina". Un incontro che metterà a dura prova gli affetti e le simpatie di più di un tifoso. Molti cuori battono da sempre sia per il Perugia, sia per la squadra del Ponte, quella che ha tenuto a battesimo, calcisticamente parlando, un uomo che ha ben fatto a Perugia nei tempi d'oro di Gaucci senior presidente e Alessandro talent scout: quel Serse Cosmi che ha saputo guidare il Grifo fino alla finale di Wolfsburg, il Grifo che a vinto a Milano, il Grifo che ha giocato divertendo e strapazzando più di una blasonata.

Cosmi che, creando e plasmando giocatori pescati nelle serie minori, valorizzandone più di uno, o rigenerandoli dopo annate balorde, ci ha fatto vivere momenti di calcio esaltante. Unica nota stonata, e macchia indelebile, la doppia finale persa con la "viola", che molti non gli perdonano e che purtroppo offusca una stella che aveva brillato per quattro anni.

Cuori divisi a metà per molti, si dice, ma il Grifo deve essere solo di passaggio in D, pertanto che tifare Grifo è un obbligo per tutti! Alla Pontevecchio auguriamo un bel campionato ricco di soddisfazioni e una salvezza tranquilla, ma i tre punti, domenica, dovranno andare al Perugia che non può fare sconti, né perdere l'opportunità di siglare il settimo sigillo, in attesa del ciclo impegnativo che comincerà con la Pianese, per terminare a dicembre con il Montevarchi.

Possiamo capire la sofferenza di qualche tifoso, ma il Perugia viene prima di tutto. Per noi la C dovrà essere un trampolino di lancio verso altri lidi, come ha auspicato lo stesso Damaschi, quindi l'imperativo resta vincere questo campionato anche a costo di dare un dispiacere agli amici del Ponte.

La partita di oggi, disputatasi a Magione, dovrebbe aver fornito al tecnico utili indicazioni su chi schierare domenica e su quale modulo adottare; come al solito, però, la formazione resterà nascosta, fino a domenica pomeriggio, nella testa di Battistini. Il tecnico anche oggi ha mischiato le carte, facendo ruotare tutti gli abili e arruolati nell'arco dei novanta minuti e non fornendo, quindi, informazioni tattiche a nessun eventuale osservatore incognito.

I dubbi residui riguardano ancora le condizioni di Rampi, visto che Corallo ne avrà per tre/quattro settimane ed è ovviamente out, ma l'esterno, come prevedibile, non ha giocato e probabilmente non lo farà nemmeno domenica, usufruendo di meritato turno di riposo che gli dovrebbe consentire di rimettersi al meglio dal dolore al collo del piede.

Un saluto.

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