Chiacchieroni ha perfino lasciato l'aula urlando a metà riunione. A dimostrazione del fatto che i dolori della maggioranza per quanto riguarda la zootecnia non sono finiti. C'è chi punta i piedi sul biodigestore di Olmeto (come il consigliere democratico) e chi invece propone un nuovo modello di suinocoltura fatto di qualità, filiera corta e marchio regionale. Con biodigestore in soffitta, ovviamente. Queste le ipotesi di Prc e Idv, che prendono spunto dall'esempio-tipo dell'Emilia-Romagna. Ma attorno alla questione l'accordo non c'è stato, perchè ancora una volta dal Pd è arrivato il "no" al definitivo superamento dell'impianto che fino a ieri ha messo in ginocchio tutta la zona di Marsciano.
Qualche spiraglio di luce, invece, giunge dal fronte della RU486, che ha visto la maggioranza quasi unanime nel far passare l'ordine del giorno proposto dai consiglieri Stufara e Goracci. Quasi, perchè, ancora una volta, dal Pd sono giunti segnali di scompenso. "Credo che dopo l'atteggiamento mostrato dall'area cattolica -afferma Damiano Stufara- il Pd difficilmente si presenterà compatto martedì prossimo sulla vicenda della pillola abortiva". E per il settore zootecnico? "Le posizioni sono ancora troppo distanti -aggiunge Stufara-, perchè c'è chi è ancora non riesce a guardare oltre ad aspetti che in passato hanno anche creato diversi problemi all'ambiente e ai cittadini".
E a proposito di Biodigestore, venerdì ci sarà una conferenza stampa del Comitato di Olmeto con dati ambientali relativi a nuove analisi sullo stato delle acque. Che pare tendono a confermare le criticità già emerse in passato. Condividi