Operazione "Lollipop"/ Per prostituirsi i trans versavano una tantum da 2.500 euro
PERUGIA - Il versamento di 2.500 euro una tantum e una quota giornaliera di 50 euro per esercitare la prostituzione su una porzione di marciapiede a Perugia. Ed ancora, a fronte di un canone mensile dai 500 agli 800 euro ed un importo giornaliero di 50 euro, la possibilita' di avere un appartamento, affittato da prestanome, dove esercitare la ''professione'; oppure l'opportunita' di fruire di assistenza sanitaria e farmaci (offerti pero' a prezzi non contenuti, quelli dal valore di 5 euro salivano a 30/40).
Sono alcuni dei dati scaturiti da ''Lollipop'', l'operazione portata a termine, all'esito di un anno d'indagini, dalla III Sezione della Squadra mobile della Questura di Perugia, comandata dal sostituto commissario Monica Napoleoni. Eseguite 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Gip di perugia Carla Giangamboni, nei confronti di 5 trans sud americani (3 argentini, un brasiliano ed un uruguaiano) residenti da qualche lustro a Perugia dove all'esercizio della prostituzione avevano abbinato altre fonti di reddito e di 3 italiani (uno di Foligno, uno di Magione e l'altro di Napoli, tutti pregiudicati, i quali, e' stato appurato agivano da prestanome e fiancheggiatori del gruppo).
L'accusa per tutti e' di favoreggiamento e sfruttamento continuato della prostituzione. Il sodalizio (ciascuno dei membri aveva diversi ruoli e responsabilita'), ha evidenziato il capo della Squadra Mobile, Giorgio Di Munno ''aveva messo in piedi un'attivita' che costituisce un'evoluzione del concetto di ''racket', superando quella meramente estorsiva, una forma di imprenditoria mascherata sotto l'offerta di ''servizi''. Infatti il gruppo cercava il contatto con i transessuali che arrivavano dall'America latina per offrire loro supporto logistico e sociale (dalla porzione di marciapiede, all'appartamento, fino alle cure mediche) ma in realta' ingabbiando questi soggetti in una rete di abusi.
Sarebbero una trentina circa i transessuali sfruttati, tra i quali anche alcuni malati di Aids e di Epatite (la maggior parte dei rapporti, e' stato detto, venivano consumati in maniera non protetta).

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