pensionato-cgil.jpg
Le prefetture di Perugia e Terni si faranno portatrici presso il governo centrale della voce e delle istanze dei pensionati umbri che oggi hanno dato vita a due presidi, con oltre un centinaio di anziane e anziani dello Spi Cgil di Perugia e di Terni davanti alle sedi territoriali del governo. La dottoressa Rita Stentella, capo di gabinetto della prefettura di Perugia, e il prefetto di Terni Augusto Salustri hanno infatti assicurato “massima attenzione” da parte dei loro uffici alle problematiche, sempre più gravi, sollevate dallo Spi Cgil dell'Umbria. In particolare, i due rappresentanti si sono impegnati a riportare le richieste dei pensionati umbri in due distinte lettere che saranno spedite al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e ai ministri di Welfare, Maurizio Sacconi, e Interni, Roberto Maroni. Il quadro che il sindacato ha presentato ai prefetti è indubbiamente drammatico: “In Italia ci sono quasi tre milioni e mezzo di anziani che riscuotono meno di 500 euro al mese di pensione. Nella nostra regione sono almeno 50mila in questa situazione – ha spiegato Oliviero Capuccini, segretario generale dello Spi Cgil di Perugia – In più, la social card che avrebbe dovuto combattere la povertà è stata un flop totale e ha interessato pochissimi anziani. Mentre la crescita dei prezzi dei beni di prima necessità non si è arrestata nemmeno con la crisi. E a fronte di questa situazione – ha sottolineato ancora il segretario - il governo ha regalato lo scudo fiscale agli evasori che hanno nascosto ricchezze all'estero”. “Con la mobilitazione di oggi chiediamo risposte ai bisogni dei lavoratori e dei pensionati – ha spiegato Raffaella Chiaranti, segretaria generale dello Spi Cgil di Terni – Una rivalutazione delle pensioni, anche per mezzo della leva fiscale, una legge nazionale e adeguati finanziamenti per la non autosufficienza, misure strutturali per combattere la povertà che colpisce migliaia di anziani anche nella nostra realtà. Debbo dire – ha aggiunto la segretaria – che da parte del prefetto abbiamo trovato grande disponibilità e condivisione per le nostre battaglie”. Ma l'iniziativa dello Spi Cgil di oggi non era rivolta soltanto verso il governo nazionale. Resta infatti ancora aperta la partita sul Fondo regionale per la non autosufficienza, per la cui messa in operatività manca ancora la delibera da parte di palazzo Donini. Anche su questo versante il sindacato pensionati ha trovato la disponibilità della prefettura a farsi portavoce presso la Regione delle preoccupazioni per questo ritardo. Sarebbe infatti “gravissimo” per lo Spi Cgil se il fondo non divenisse operativo prima della scadenza della legislatura regionale. Condividi