di Nicola Bossi
Ci sono sviluppi sulla vicenda di Umbra Acque che, con una lettera, aveva avvisato gli utenti che chi sprovvisto di conto corrente avrebbe dovuto versare una somma - onerosa ndr - come cauzione alla società che gestisce quella che una volta era l'acqua pubblica. Un trattamento che aveva creato interrogazioni e proteste da parte dei cittadini, dei politici e dei sindacati.
La cauzione è finita al centro dell'incontro tra i presidenti degli Ato di Perugia Wladimiro Boccali e Alto Tevere Fernanda Cecchini e il presidente di Umbra Acque Zucchini: dalle istituzioni è emersa la volontà di ricercare una soluzione per venire incontro alle richieste dei cittadini, del sindacato e delle associazioni dei consumatori di rivedere la decisione assunta circa l’obbligo al deposito cauzionale relativo alla tariffa dell’acqua.
Un passo in avanti che ha bisogno però a questo punto di un ulteriore passaggio: un incontro tra istituzioni, sindacato e associazioni consumatori per trovare delle soluzioni meno penalizzanti per le fasce deboli. Come più volte chiesto alla Cisl.
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