Anche Marsciano è una “città che legge”
MARSCIANO - Anche Marsciano è una “Città che legge”. Il riconoscimento arriva, per l’anno 2020/2021, nell’ambito dell’iniziativa promossa dal Centro per il libro e la lettura insieme all’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani. Il progetto è finalizzato riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
L’ottenimento della qualifica prevede la presenza di alcuni requisiti che Marsciano ha potuto dimostrare di avere, risultando tra i 258 comuni italiani, con popolazione compresa tra 15.000 e 50.000 abitanti, aventi diritto. Tra i requisiti richiesti ci sono:
la presenza di una biblioteca attiva nella promozione di eventi dedicati alla lettura. Molti gli esempi che caratterizzano la comunità di Marsciano, dalle “Letture marmocchie e piccole orchestre” agli appuntamenti in lingua inglese di “Story Time” o ai gruppi di lettura per gli over 60;
la partecipazione di Comune, di scuole e associazioni a progetti nazionali di promozione della lettura come ad esempio, nel caso di Marsciano, il Maggio dei Libri e Nati per Leggere;
l’esistenza di festival o rassegne di eventi dedicati ai libri, uno dei quali, a Marsciano, è il ciclo annuale di appuntamenti “Tutt’altri libri” dedicato ad incontri con autori su temi di grande importanza sociale, oltre che culturale.
“Quella di Città che legge – afferma il vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Marsciano Andrea Pilati – è una qualifica che ci fa molto piacere, perché si riconosce un lavoro importante che già da alcuni anni, sul fronte della lettura, la città di Marsciano è riuscita a sviluppare. Un lavoro che ha visto il suo fulcro nelle attività della biblioteca che è un vero e proprio crocevia di iniziative tematiche che coinvolgono le scuole, il museo, il teatro, e tante associazioni. Ringrazio quindi tutti i protagonisti di questa esperienza molto positiva, a partire dai dirigenti e dai dipendenti comunali che si occupano della biblioteca fino ad arrivare alla preziosa collaborazione delle associazioni che hanno un ruolo anche propositivo e di stimolo nella realizzazione di tante attività. Per tutta la città sono una grande ricchezza”.

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