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di Nicola Bossi Il presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti non vuole rimanere in silenzio mentre i tagli alla scuola del Governo Berlusconi, secondo l'istituzione regionale, mettono a rischio la qualità del sistema scolastico e allo stesso tempo sviliscono il ruolo di docenti e tecnici. I tagli secondo la regione saranno così ridistribuiti: 571 docenti e 221 unità di personale non docente Ciò comporterà un altrettanto drastico taglio del numero delle classi in tutte le scuole dell’obbligo della regione. Il Governatore Lorenzetti ha scritto al Ministro lamentando "innanzitutto il fatto che tali scelte, né concertate, né condivise, non consentiranno per il prossimo anno un corretto e qualificato funzionamento del sistema scolastico in quanto non rispettano le attese delle famiglie, i bisogni degli studenti, le esigenze degli insegnanti e di tutta la comunità regionale". Poi ha ribadito il suo impegno nella scuola regionale con finanziamenti per la messa in sicurezza delle strutture e la nascita di laboratori sperimentali. "A fronte di ciò, però, si registrano interventi del Governo - scrive la Lorenzeti- sugli organici in cui non sono previste risorse per la costituzione di nuove sezioni di scuola dell’infanzia, pur in presenza di un aumento del numero degli alunni e quindi delle liste di attesa, e si assiste inoltre ad un forte incremento delle pluriclassi nella scuola primaria, in completo disaccordo con la programmazione regionale che indica come prioritaria la riduzione delle stesse". Condividi