Oggi Luca Vido nel mirino.
di Elio Clero Bertoldi.
PERUGIA - A Cosenza ha dato segnali, convincenti, di risveglio ed ora, in casa biancorossa, tutti si attendono il ritorno al gol di Luca Vido. Nelle prime due giornate, l’attaccante di Bassano del Grappa, aveva fatto sfracelli (3 gol, tanto da essere risultato, per il comitato di coordinamento dei Perugia club, il miglior grifone delle prima due gare), poi era entrato in una fase d’ombra, complice anche un infortunio, sia pure leggero, ma che lo ha condizionato. Al Marulla é rientrato in squadra dal primo minuto e, in particolare, nella ripresa il veneto e il suo compagno di reparto, Federico Melchiorri, hanno dialogato con sicura qualità. Non sono andati a rete, é vero, ma il maceratese ha colpito una traversa clamorosa su una splendida azione personale; il vicentino, tra l’altro, con un movimento al bacio in piena area calabrese, ha scoccato il tiro, che, sulla respinta corta del portiere, ha posto in condizione Kingsley di mettere dentro il gol del pareggio.
É indubbio che i due attaccanti biancorossi se la debbano vedere con una eredità pesante: l’anno scorso gli attaccanti (Samuel Di Carmine e Alberto Cerri) avevano fatto, in coppia, 37 gol (22 e 15). Difficile che Luca e Federico possano raggiungere vette così alte, ma nel calcio, come nella vita, mai dire mai.
D’altronte, visto che non si é puntato, con un piccolo sforzo, su Di Carmine (che sarebbe rimasto più che volentieri) i nuovi cecchini del Grifo sono loro. E a loro si deve offrire fiducia. Almeno sino a quando non verrà recuperato il nord coreano Han (é stato sottoposto ad un delicato intervento e resterà fuori addirittura sino a fine novembre, lui che l’anno scorso in mezza stagione aveva deliziato i tifosi e segnato ben 7 reti) e non si sarà “maturato” Andrea Bianchimano, che mister Alessandro Nesta non reputa ancora pronto per l’esordio. L’attaccante brianzolo (un classe ’96) ingaggiato nel gennaio scorso dal ds Roberto Goretti, il cui occhio lungo sui giovani é notorio, resta l’unico giocatore, in rosa, che vanti una stazza fisica significativa (é alto 1,96). Però Nesta, ed il mister avrà le sue brave ragioni, non lo vede pronto ed ha pronosticato come necessaria, già in estate, una maturazione di diversi mesi. Magari lo riterrà in palla per il girone di ritorno. Le alternative attuali a disposizione portano i nomi di Giovanni Terrani e Mattia Mustacchio, che oscillano tra la posizione di quinti di centrocampo e di attaccanti, oltre all’emergente Michael Kingsley che viene utilizzato come mezzala, trequartista e persino quale seconda punta. Giocatore, insomma, per tutte le stagioni. Col Venezia, comunque, Melchiorri e Vido non si toccano. Almeno in avvio.

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