CITTA’ DI CASTELLO - Nel 2018 ricorre il cinquantesimo anniversario del Sessantotto e della Primavera di Praga: il Festival delle Nazioni, quest’anno dedicato alla Repubblica Ceca, ricorderà quella straordinaria stagione di rinnovamento liberale, di apertura e speranza in 1968 Praga Primavera, uno spettacolo con testo di Ivan Teobaldelli e musica e live electronics di Claudio Panariello, che andrà in scena in prima rappresentazione assoluta domani, lunedì 3 settembre 2018 alle ore 21.00 nel Teatro degli Illuminati di Città di Castello. Interpreti della performance saranno l’attore Maurizio Perugini e l’Ensemble Suono Giallo.

«La grande onda contestataria del Sessantotto – spiega Teobaldelli – lambì quasi tutte le capitali europee: Londra, Parigi, Amsterdam, Roma e Milano, Zurigo, Berlino Ovest. Ma a distanza di mezzo secolo è inequivocabile che la rivolta più nobile e audace fu la Primavera di Praga. Che fu trattata con indifferenza e non venne compresa né sostenuta dai media e dagli intellettuali occidentali». Attraverso le parole di Kundera, Ginsberg e altri scrittori e artisti del tempo, Teobaldelli tenterà di ricostruire il fervore di quella città «che non riusciva a dormire dalla gioia», e poi la fine dell’ultima speranza, annunciata dai carrarmati con la stella rossa e i paracadutisti del maresciallo Gretchko armati di parabellum. La Primavera di Praga dunque, ma anche l’invasione sovietica che quasi esattamente cinquant’anni fa, tra il 20 e il 21 agosto del 1968, la stroncò brutalmente. Le immagini della memoria rievocate nello spettacolo saranno infatti anche quelle dei giovani praghesi che attaccano i carrarmati del Patto di Varsavia con sassi e bottiglie Molotov; agitano bandiere cecoslovacche macchiate di sangue; nascondono i cartelli col nome delle vie per depistare i blindati; ne accompagnano l’incedere sferragliante con urla e lacrime.

La musica composta per 1968 Praga Primavera rielabora materiali sonori dell’archivio di Radio Praga e brani dei Plastic People of the Universe, gruppo rock psichedelico che si formò a Praga proprio in quel fatidico 1968: «Le trasfigurazioni di questi materiali sonori, […] uno prettamente ‘storico’ e l’altro espressione di un pensiero artistico, sono il punto di partenza per una musica che non vuole accompagnare il testo ma intende essere il suo naturale completamento – illustra il compositore Claudio Panariello –. Seguendo il flusso dei fatti narrati, la musica crea un nuovo flusso che va da un iniziale magma indistinto eppure carico di presagi durante i prodromi della Primavera, a zone più distese coincidenti con la libertà sognata dai cittadini di Praga per portarci senza soluzione di continuità a un ampio e spregiudicato utilizzo di pattern e sequenze ossessive, creando un’atmosfera a tratti oppressiva, a tratti grottesca, evocativa del clima di tensione durante il lungo e drammatico periodo della Normalizzazione».

I biglietti per lo spettacolo (da 10 a 15 €) sono in vendita online su vivaticket.it oppure nella biglietteria di Città di Castello (Palazzo Facchinetti, Corso Vittorio Emanuele 2) aperta dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Per informazioni ticket@festivalnazioni.com, 075 8522823.

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