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BETTONA - Tre cinesi clandestini occupati in un laboratorio tessile sono stati denunciati dai carabinieri della Stazione di Deruta al pari del datore di lavoro, loro connazionale, per violazione delle norme sull'immigrazione. L'operazione, svoltasi nella frazione di Passaggio di Bettona e' scaturita nell'ambito dei servizi finalizzati alla repressione della clandestinità, del lavoro nero e dell'abusivismo nel settore tessile. Al momento dell'ispezione, l'attivita' lavorativa era in pieno svolgimento e ad occuparsene erano esclusivamente lavoratori cinesi, dei quali 3 sono risultati sprovvisti dei documenti di identita' e di soggiorno. La denuncia nei confronti dell'imprenditore e' scattata per avere assunto alle proprie dipendenze, con le mansioni di operai, degli extracomunitari clandestini, favorendone la permanenza nel territorio nazionale. I carabinieri unitamente a personale della ASL n.2 di Bastia Umbra hanno anche sequestrato in via preventiva il laboratorio per verificare lo stato di sicurezza dei macchinari utilizzati dagli operai. Non appena venuto a conoscenza del fatto, l’assessore provinciale al lavoro, Giuliano Granocchia, ha diramato una nota nella quale esprime le sue congratulazioni con i Carabinieri della Compagnia di Assisi e con gli esperti della Struttura prevenzione e sicurezza dell’Asl numero 2 per aver condotto in porto questa brillante operazione. Per l’assessore si tratta di “Un atto rilevante contro il lavoro nero, una piaga che anche nella nostra Regione non manca di presentarsi e che dimostra quanto sia importante la sinergia tra le Istituzioni e le Forze dell’Ordine”. “La nostra azione – afferma ancora Granocchia - deve necessariamente essere mirata affinché non ci siano luoghi di lavoro in cui i lavoratori e le lavoratrici non abbiano la benché minima tutela per l’incolumità fisica e siano sfruttati con turni di lavoro massacranti e inumani, praticamente ridotti a condizioni di schiavitù”. Condividi