CITTA’ DI CASTELLO – Nell giorno dedicato al “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”, nella gara in questione è stato rispettato il protocollo federale del minuto di silenzio e lettura del documento di condanna con le atlete che hanno indossato un braccialetto rosso simbolo di questa giornata.

Per quanto riguarda la partita ci sono volute due ore e venti di gioco per permettere alle biancorosse di mister Brighigna di battere le azzurre di Sperandio, abbattendo tutte le barriere difensive avversarie (muro e difesa) e sconfiggendo anche la sfortuna che in queste ultime settimane si è accanita contro la compagine tifernate.

Già a ranghi ridotti per l’indisponibilità di Nardi e Giunti, inizia il primo set nel quale la buona concentrazione e il giusto approccio alla gara delle padrone di casa permette loro di avere il predominio non lasciando speranza alcuna ad Uccellani e compagne.

Nella seconda frazione l’infortunio che mette scompiglio nel team del Città di Castello; il centrale Osakwe ricadendo da un attacco mette male il piede riportando una dolorosa distorsione alla caviglia che, seppur medicata immediatamente, ha tolto l’atleta dalla competizione.

Debutto per Alice Ioni, buon impatto sulla gara il suo, ma lo sbandamento emozionale si nota e le biancorosse lasciano strada alle avversarie per il pareggio. Allora Brighigna rimodella e ristabilizza mentalmente le ragazze e nella terza frazione è di nuovo pallavolo vera ed intensa, attacchi e difese rendono apprezzabile la gara ma sul 7/6 anche l’opposto di casa Giulia Ribelli ricadendo da un’azione di muro si procura una distorsione alla caviglia che costringe il tecnico tifernate a sostituirla con la quindicenne Lada Anashkina, anche per lei il battesimo con la serie C.

In panchina di nuovo grande agitazione per la giornata negativa e gran lavoro per il dottor Giombini che immobilizza ottimamente la caviglia dell’atleta. La gara continua ma il team biancorosso è frastornato e le bastiole ne approfittano affondando colpi a ripetizione e vincendo il set. Capitan Mancini non ci sta, le biancorosse sentono di potersela giocare ancora alla pari ed il quarto set viene affrontato con decisione e caparbietà.

Ribelli, seppure claudicante, rientra in campo e si va avanti, punto dopo punto. Il Città di Castello crea un buon gap che dà fiducia a tutti, compreso il numeroso pubblico che incita la squadra.

Dal centro Ceccarelli colpisce in veloce e dai lati Fiorini ed un’inarrestabile Mancini affondano colpi inesorabili ed è 2/2.

Per la quarta volta consecutiva si gioca un tie-break; partono bene le giovanissime padrone di casa che girano in vantaggio e tengono il break fino al termine per l’apoteosi e gioia finale. Sfinite ma contente e sorridenti le padrone di casa si stringono in un lungo abbraccio sotto uno scrosciare di applausi del pubblico festante.  

CITTA’ DI CASTELLO – BASTIA LA GARGOTTA 3 / 2

(25/13   20/25   15/25  25/19  15/13)

CITTA’ DI CASTELLO: Mancini 22, Ceccarelli 12, Fiorini 13, Ribelli 7,Giunti, Osakwe 4, Cesari 1 (L1), Gobbi 7, Fabbri, Pecorari, Ioni 2, Anashkina 1, Nardi. All. Brighigna – scout Mandrelli

( b p 10 – b e 20, muri 2, ric.p. 56%)

BASTIA LA GARGOTTA: Uccellani 15, Buzzavi Abbuzzao 10, Patasce 9, Codignoni 8, Bergamasco 5, Tabai 3, Alessandretti 3, Grimaldi 1, Rosi(L1). All. Sperandio – scout Dionigi

(b p 7 – b e 15, muri 5, ric.p. 52%)

Arbitri: Gessone Rosa – segn. Mariangeli

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