PANICALE - Arrestato dai carabinieri di Tavernelle in fragranza di reato. Fermo convalidato e processato per direttissima questa mattina presso il Tribunale di Perugia, subito scarcerato su richiesta del suo legale Avv. Paolieri Francesco, che ha chiesto i termini della difesa. Il nuovo processo già fissato, si terrà ad ottobre prossimo.

Protagonista della rocambolesca storia, un artigiano cinquantenne di Tavernelle P.M., furto di corrente, questa l’accusa. L’artigiano che, a quanto si apprende da fonti ben informate, non solo da mesi non pagava più il canone d’affitto dell’abitazione dove abita, ma approfittando della vicinanza del contatore di corrente in uso al lavaggio per auto, aveva allacciato a questo i fili per alimentare l’abitazione.

Il furto di energia elettrica è stato scoperto dopo vari mesi, l’impianto di lavaggio, come è facile intuire, ha un consumo certamente elevato e l’uomo deve aver pensato che i suoi consumi domestici potevano confondersi facilmente con la mole dei chilowattora dell’attività di servizio connessa. Gli è andata male, ora dovrà risarcire tutto.

Renato Casaioli 

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