GUBBIO - Si è tenuta nel fine settimana, presso il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano (NA), la serata di premiazione del concorso "Portici in Teatro - premio Antonio Allocca". 102 le compagnie teatrali provenienti da tutta Italia che hanno partecipato alla kermesse. Cinque le nomination per ognuna delle quindici categorie premiate. Con grande soddisfazione la "Compagnia Teatro della Fama" si è aggiudicata quattro nomination: miglior regia (Giuseppe Uccellani), migliore attrice protagonista (Simona Minelli) e miglior attore non protagonista (Emanuele Copernico) con lo spettacolo "Occupati di Amelia" e miglior monologo (Diego Parlanti) con "Party Time con l'Amante".

Diego Parlanti è stato premiato come miglior monologhista con la seguente motivazione: " riesce con un'interpretazione articolata che prende vigore dal sapiente e mai scontato uso del corpo ad emozionare e far vivere al pubblico il suo personaggio.". Un importante momento di confronto per la Compagnia che si conferma capace di grandi risultati su tutto il territorio nazionale.

Come è stato ricordato durante la serata, pur non essendo professionisti si può essere professionali, e questo è quello che la compagnia cerca di fare ogni volta che lavora ad un nuovo progetto. Il Teatro della Fama vi aspetta a teatro il 31 marzo e il 1° aprile con la nuova commedia "La finta ammalata" di Carlo Goldoni.

È un Goldoni minore ma dalla comicità e dal fascino irresistibili quello che la compagnia La Goldoniana propone con “La finta ammalata”.

Una commedia in tre atti in cui i personaggi incarnano vizi e virtù mai scomparse nel tempo. Ispirata a “L’amore medico” di Moliere, riprende tematiche come quella del potere negativo dei medici, cui veniva invece contrapposto il potere terapeutico dell’amore, lodando la virtù e mettendo in ridicolo il vizio.

La trama vede protagonista la giovane Rosaura, che è segretamente innamorata e ciò le rende insopportabili le soffocanti attenzioni del povero padre che, senza comprendere la vera natura delle “stranezze” della figlia, pensa di risolvere il doloroso caso consultando “tutti i miedeghi e tutti i cerusichi“ della città, ma anche qualsiasi ciarlatano gli capiti di incontrare. Ma il mal d’amore non si cura con le medicine, come ben sanno Colombina, la sagace cameriera di casa che ha subito capito la vera natura delle svenevolezze della padroncina, e la signora Beatrice, accorta amica di famiglia, che invano tenta di convincere il signor Pantalone a risolvere i mali della figlia dandole marito. Medici imbroglioni, chirurghi opportunisti, guaritori di ogni risma e un attempato pretendente, interessato alla ricca dote più che alla ragazza, sono la corte dei miracoli che complica la vicenda, che si snoda fra la bottega di Agapito, speziale assetato di novità, sordo e interessato a vendere i suoi inefficaci intrugli e la casa di Pantalone.

Lo spettacolo fa parte della rassegna “Teatrando a Venezia 2017″.

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